Lo studio per la valutazione dello stato di conservazione degli strati superficiali delle murature degli edifici o per evidenziare discontinuità sia strutturali sia materiche o per individuare interventi con inserzioni di materiali differenti da quelli preesistenti, come ad esempio tamponature di porte e finestre, si basa sia sull’interpretazione dell’ispezione visiva di operatori esperti del settore sia sull’applicazione di tecniche diagnostiche distruttive o non distruttive. Tra queste ultime quella che negli ultimi anni è stata applicata con successo nell’ambito ingegneristico e nel settore dei Beni Monumentali è la termografia all’infrarosso. Questa tecnica non prevede il contatto con la superficie dell’oggetto da verificare e fornisce come risultato finale una mappa a colori (termogramma) della risposta termica dell’oggetto ad una sollecitazione termica naturale o artificiale. L’analisi del termogramma mette in evidenza le eventuali anomalie termiche dell’oggetto e quindi permette di individuare le singolarità (ad esempio distacchi, lesioni, materiali occlusi, ..) causa delle anomalie termiche rilevate. La tecnica termografica non prevede in generale di eseguire anche misure per la georeferenziazione del termogramma e questo può portare limitazioni nell’utilizzo del risultato finale. Sono ormai noti quali vantaggi offra la tecnologia del laser scanner alla modellazione 3D di oggetti. Le sue potenzialità nella conoscenza metrica tridimensionale possono essere applicate anche alle misure termografiche al fine di collegare lo studio termico alla posizione ed alla geometria degli oggetti rilevati. Questo lavoro presenta una metodologia di rappresentazione dell’immagine termografica integrata con le informazioni geometriche derivanti da un rilievo laser ad alta risoluzione. Un modello ad alta risoluzione può servire per georiferire le immagini termografiche, che ne vanno poi a costituire la texture. Da questo modello vengono ricavate delle normal map e, quindi, delle mappe di rugosità della superficie. Applicando tali mappe ad un modello a bassa risoluzione, si conservano dal punto di vista estetico tutte le informazioni geometriche delle variazioni locali ma si può gestire un modello molto più snello. Sovrapponendo, infine, al modello a bassa risoluzione la mappa di rugosità e l’immagine termografica si può procedere all’analisi integrata delle informazioni geometriche e termografiche.

Ottimizzazione della rappresentazione di immagini termografiche per la valutazione delle strutture tramite rilievi laser scanner

CAROTI, GABRIELLA;PIEMONTE, ANDREA;
2011-01-01

Abstract

Lo studio per la valutazione dello stato di conservazione degli strati superficiali delle murature degli edifici o per evidenziare discontinuità sia strutturali sia materiche o per individuare interventi con inserzioni di materiali differenti da quelli preesistenti, come ad esempio tamponature di porte e finestre, si basa sia sull’interpretazione dell’ispezione visiva di operatori esperti del settore sia sull’applicazione di tecniche diagnostiche distruttive o non distruttive. Tra queste ultime quella che negli ultimi anni è stata applicata con successo nell’ambito ingegneristico e nel settore dei Beni Monumentali è la termografia all’infrarosso. Questa tecnica non prevede il contatto con la superficie dell’oggetto da verificare e fornisce come risultato finale una mappa a colori (termogramma) della risposta termica dell’oggetto ad una sollecitazione termica naturale o artificiale. L’analisi del termogramma mette in evidenza le eventuali anomalie termiche dell’oggetto e quindi permette di individuare le singolarità (ad esempio distacchi, lesioni, materiali occlusi, ..) causa delle anomalie termiche rilevate. La tecnica termografica non prevede in generale di eseguire anche misure per la georeferenziazione del termogramma e questo può portare limitazioni nell’utilizzo del risultato finale. Sono ormai noti quali vantaggi offra la tecnologia del laser scanner alla modellazione 3D di oggetti. Le sue potenzialità nella conoscenza metrica tridimensionale possono essere applicate anche alle misure termografiche al fine di collegare lo studio termico alla posizione ed alla geometria degli oggetti rilevati. Questo lavoro presenta una metodologia di rappresentazione dell’immagine termografica integrata con le informazioni geometriche derivanti da un rilievo laser ad alta risoluzione. Un modello ad alta risoluzione può servire per georiferire le immagini termografiche, che ne vanno poi a costituire la texture. Da questo modello vengono ricavate delle normal map e, quindi, delle mappe di rugosità della superficie. Applicando tali mappe ad un modello a bassa risoluzione, si conservano dal punto di vista estetico tutte le informazioni geometriche delle variazioni locali ma si può gestire un modello molto più snello. Sovrapponendo, infine, al modello a bassa risoluzione la mappa di rugosità e l’immagine termografica si può procedere all’analisi integrata delle informazioni geometriche e termografiche.
2011
9788890313264
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/197867
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