Nonostante la normativa vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro abbia introdotto l'obbligo di considerare il paradigma di genere nel processo di analisi dei rischi lavorativi, ancora oggi, possiamo rilevare un'evidente difficoltà di tradurre questa importante affermazione in prassi e procedure operative. In questa cornice si inserisce il progetto di ricerca multidisciplinare dell'Università di Pisa, con la collaborazione dell'INAIL Regionale, che ha come scopo quello di individuare e progettare un modello di valutazione riguardante l'applicazione dell'approccio di genere all'analisi dei rischi lavorativi. Nella fase iniziale del progetto di ricerca è stata condotta un'attenta revisione della letteratura al fine di individuare gli ambiti di indagine influenzati dal paradigma di genere nei luoghi di lavoro. Sono stati individuati così quattro settori di studio inerenti la struttura e l'organizzazione aziendale, la salute e la sicurezza sul lavoro, l'informazione, la formazione e la partecipazione dei lavoratori/trici e gli aspetti collegati alla conciliazione lavoro-famiglia. Per ciascun ambito di studio sono stati elaborati elementi di indagine (items) organizzati in uno strumento di valutazione per le aziende (questionario). Tale strumento di valutazione verrà validato per la comprensibilità e l'accettabilità mediante somministrazione assistita ad un numero ristretto di aziende, al fine anche di verificarne la reale applicabilità sul campo e la reperibilità delle informazioni richieste. Una volta terminata la fase di validazione, la somministrazione sarà estesa ad un numero maggiore di aziende, individuate e selezionate per diversa tipologia di comparto produttivo e per differente numero di addetti/e, allo scopo di verificare l'efficacia e l'agevolezza dello strumento stesso all'interno del sistema di valutazione dei rischi di ogni azienda. Durante questa fase verranno, inoltre, assegnati ad ogni item dei punteggi che attribuiranno ad ogni azienda testata un risultato finale che si tradurrà nel loro grado di adeguatezza (modello interpretativo 'a semaforo') di inclusione del 'parametro di genere' nel processo di valutazione dei rischi. Lo strumento, infatti, una volta completata la messa a punto, potrà consentire ad ogni azienda di auto-valutare l'adeguatezza e l'efficacia del proprio percorso di gestione del rischio in ottica di genere e di individuare le possibili azioni di miglioramento, anche attraverso il portale INAIL.

Sperimentazione di un nuovo modello di valutazione della sensibilità al genere nell'analisi dei rischi lavorativi

CAPONI, ELISA;FICINI, GIULIA;CERVIA, SILVIA;FODDIS, RUDY;BIANCHERI, RITA;CARDUCCI, ANNALAURA
2013-01-01

Abstract

Nonostante la normativa vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro abbia introdotto l'obbligo di considerare il paradigma di genere nel processo di analisi dei rischi lavorativi, ancora oggi, possiamo rilevare un'evidente difficoltà di tradurre questa importante affermazione in prassi e procedure operative. In questa cornice si inserisce il progetto di ricerca multidisciplinare dell'Università di Pisa, con la collaborazione dell'INAIL Regionale, che ha come scopo quello di individuare e progettare un modello di valutazione riguardante l'applicazione dell'approccio di genere all'analisi dei rischi lavorativi. Nella fase iniziale del progetto di ricerca è stata condotta un'attenta revisione della letteratura al fine di individuare gli ambiti di indagine influenzati dal paradigma di genere nei luoghi di lavoro. Sono stati individuati così quattro settori di studio inerenti la struttura e l'organizzazione aziendale, la salute e la sicurezza sul lavoro, l'informazione, la formazione e la partecipazione dei lavoratori/trici e gli aspetti collegati alla conciliazione lavoro-famiglia. Per ciascun ambito di studio sono stati elaborati elementi di indagine (items) organizzati in uno strumento di valutazione per le aziende (questionario). Tale strumento di valutazione verrà validato per la comprensibilità e l'accettabilità mediante somministrazione assistita ad un numero ristretto di aziende, al fine anche di verificarne la reale applicabilità sul campo e la reperibilità delle informazioni richieste. Una volta terminata la fase di validazione, la somministrazione sarà estesa ad un numero maggiore di aziende, individuate e selezionate per diversa tipologia di comparto produttivo e per differente numero di addetti/e, allo scopo di verificare l'efficacia e l'agevolezza dello strumento stesso all'interno del sistema di valutazione dei rischi di ogni azienda. Durante questa fase verranno, inoltre, assegnati ad ogni item dei punteggi che attribuiranno ad ogni azienda testata un risultato finale che si tradurrà nel loro grado di adeguatezza (modello interpretativo 'a semaforo') di inclusione del 'parametro di genere' nel processo di valutazione dei rischi. Lo strumento, infatti, una volta completata la messa a punto, potrà consentire ad ogni azienda di auto-valutare l'adeguatezza e l'efficacia del proprio percorso di gestione del rischio in ottica di genere e di individuare le possibili azioni di miglioramento, anche attraverso il portale INAIL.
2013
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