Nelle nostre città, le zanzare rivestono un’importanza crescente dal punto di vista medico-sanitario, economico e della qualità di vita dei cittadini. La conoscenza delle specie presenti diviene il presupposto per una razionale impostazione delle operazioni di controllo. A tale scopo, in un’area situata alla periferia di Pisa, in località S. Piero a Grado, è stata eseguita un’indagine sulla culicidofauna locale. Per il monitoraggio degli adulti, 6 trappole BG Sentinel sono state disposte in aree private, scelte in modo da coprire in maniera il più possibile uniforme il territorio. I rilievi sono iniziati nel mese di giugno e sono terminati a ottobre. In ciascuna settimana, i rilevatori sono stati innescati con CO2 per 24 h. I campioni di larve sono stati raccolti attraverso l’uso di campionatori da 300 cc o di pipette e hanno interessato raccolte d’acqua di varia dimensione, situate nell’abitato e nelle zone limitrofe, sulla base di un preventivo esame cartografico dell’area. Le larve raccolte sono state conservate sotto alcool al 70% per la successiva identificazione. Inoltre è stata svolta una prova mirata a definire l’influenza di diversi parametri ambientali sulla distribuzione delle zanzare, comparando le catture di adulti ottenute in due campi omogenei per estensione, delimitati su tre lati da siepi, situati in prossimità della Basilica di S. Piero a Grado, ma caratterizzati l’uno, da assenza di irrigazione, l’altro da cicli irrigui che simulavano quelli normalmente utilizzati in prati di microterme. In queste parcelle sperimentali a confronto, sono state valutate le catture di adulti in 6 trappole per ciascun appezzamento, 3 delle quali disposte accanto alla siepe e 3 nel centro del prato. I campionamenti condotti sugli adulti hanno evidenziato la presenza di 7 specie, alcune delle quali, come Culex pipiens e Aedes albopictus presenti durante tutto l’arco della prova, mentre altre, come Culiseta annulata, osservata solo in precisi intervalli temporali. Per quanto riguarda le popolazioni larvali, l’esame dei campioni ha indicato la presenza di 6 specie, in massima parte dei generi Culex e Ochlerotatus. In 4 siti di campionamento sono state identificate larve del gen. Anopheles appartenenti al complesso maculipennis. La prova che ha analizzato l’effetto di alcuni parametri ambientali sulla distribuzione delle specie di Culicidi nei due tappeti erbosi a confronto, ha evidenziato come la gestione irrigua del prato non abbia influenzato il numero di catture, mentre la vicinanza alle siepi costituisca un elemento di criticità. Il presente lavoro ha evidenziato come il monitoraggio di adulti e larve dia informazioni diverse sulle specie presenti in un’area e che tali campionamenti siano pertanto da ritenere complementari. Inoltre, si è rilevata la prevalenza di Culex pipiens e di Aedes albopictus in ambito urbano, mentre altre specie monitorate nelle aree limitrofe, coltivate o boschive, si sono occasionalmente riscontrate nell’abitato, dove tuttavia hanno arrecato disturbo. Infine, i risultati ottenuti dalla prova condotta nei due prati a confronto, hanno consentito di valutare il ruolo della progettazione e della gestione degli spazi verdi in riferimento alla problematica posta dai Culicidi.

ANALISI DELLA CULICIDOFAUNA DI UN’AREA RESIDENZIALE ALLA PERIFERIA DI PISA ED EFFETTI DI ALCUNI FATTORI AMBIENTALI SULLA DISTRIBUZIONE DELLE SPECIE

PIU, MICHELE;ROSSI, ELISABETTA;LONI, AUGUSTO;CANOVAI, ROBERTO
2014-01-01

Abstract

Nelle nostre città, le zanzare rivestono un’importanza crescente dal punto di vista medico-sanitario, economico e della qualità di vita dei cittadini. La conoscenza delle specie presenti diviene il presupposto per una razionale impostazione delle operazioni di controllo. A tale scopo, in un’area situata alla periferia di Pisa, in località S. Piero a Grado, è stata eseguita un’indagine sulla culicidofauna locale. Per il monitoraggio degli adulti, 6 trappole BG Sentinel sono state disposte in aree private, scelte in modo da coprire in maniera il più possibile uniforme il territorio. I rilievi sono iniziati nel mese di giugno e sono terminati a ottobre. In ciascuna settimana, i rilevatori sono stati innescati con CO2 per 24 h. I campioni di larve sono stati raccolti attraverso l’uso di campionatori da 300 cc o di pipette e hanno interessato raccolte d’acqua di varia dimensione, situate nell’abitato e nelle zone limitrofe, sulla base di un preventivo esame cartografico dell’area. Le larve raccolte sono state conservate sotto alcool al 70% per la successiva identificazione. Inoltre è stata svolta una prova mirata a definire l’influenza di diversi parametri ambientali sulla distribuzione delle zanzare, comparando le catture di adulti ottenute in due campi omogenei per estensione, delimitati su tre lati da siepi, situati in prossimità della Basilica di S. Piero a Grado, ma caratterizzati l’uno, da assenza di irrigazione, l’altro da cicli irrigui che simulavano quelli normalmente utilizzati in prati di microterme. In queste parcelle sperimentali a confronto, sono state valutate le catture di adulti in 6 trappole per ciascun appezzamento, 3 delle quali disposte accanto alla siepe e 3 nel centro del prato. I campionamenti condotti sugli adulti hanno evidenziato la presenza di 7 specie, alcune delle quali, come Culex pipiens e Aedes albopictus presenti durante tutto l’arco della prova, mentre altre, come Culiseta annulata, osservata solo in precisi intervalli temporali. Per quanto riguarda le popolazioni larvali, l’esame dei campioni ha indicato la presenza di 6 specie, in massima parte dei generi Culex e Ochlerotatus. In 4 siti di campionamento sono state identificate larve del gen. Anopheles appartenenti al complesso maculipennis. La prova che ha analizzato l’effetto di alcuni parametri ambientali sulla distribuzione delle specie di Culicidi nei due tappeti erbosi a confronto, ha evidenziato come la gestione irrigua del prato non abbia influenzato il numero di catture, mentre la vicinanza alle siepi costituisca un elemento di criticità. Il presente lavoro ha evidenziato come il monitoraggio di adulti e larve dia informazioni diverse sulle specie presenti in un’area e che tali campionamenti siano pertanto da ritenere complementari. Inoltre, si è rilevata la prevalenza di Culex pipiens e di Aedes albopictus in ambito urbano, mentre altre specie monitorate nelle aree limitrofe, coltivate o boschive, si sono occasionalmente riscontrate nell’abitato, dove tuttavia hanno arrecato disturbo. Infine, i risultati ottenuti dalla prova condotta nei due prati a confronto, hanno consentito di valutare il ruolo della progettazione e della gestione degli spazi verdi in riferimento alla problematica posta dai Culicidi.
2014
9788897934035
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/482267
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