La recente ripresa del mercato per i vini da dessert e da meditazione, ha destato un nuovo interesse ad impiantare varietà per la produzione di questa tipologia di prodotto. In questo ambito si inquadra la problematica relativa all’Aleatico, vitigno minore tradizionalmente coltivato in Toscana ed in altre regioni centro meridionali. E’ stato quindi intrapreso un lavoro di selezione genetica e sanitaria con l’obiettivo di giungere all’omologazione di cloni di “Aleatico”, indispensabili per ottenere barbatelle certificate da utilizzare nei nuovi impianti, data l’attuale assenza di cloni omologati in Italia. Il lavoro di selezione genetica e sanitaria, iniziato nel 1997 e condotto secondo le procedure ufficiali, ha avuto l’obiettivo di individuare piante caratterizzate da pregevoli caratteristiche qualitative ed esenti dalle principali virosi. Nella presente relazione vengono riferiti i risultati di controlli sanitari e di rilievi agronomici ed ampelografici condotti sul materiale in selezione e reperito in vari ambienti di coltivazione della cv Aleatico. Sulla base dei risultati finora ottenuti è emerso un precario stato sanitario per gran parte dei presunti cloni esaminati, in particolare per quelli selezionali all’Isola d’Elba. Adottando livelli di selezione sanitaria limitati all’esenzione delle virosi del complesso della degenerazione infettiva e dell’accartocciamento fogliare, aumentano i margini di ricupero di biotipi meritevoli di essere utilizzati per le loro caratteristiche ampelografiche e produttive.

La selezione clonale dell’Aleatico

SCALABRELLI, GIANCARLO;LORETI, FILIBERTO
2009-01-01

Abstract

La recente ripresa del mercato per i vini da dessert e da meditazione, ha destato un nuovo interesse ad impiantare varietà per la produzione di questa tipologia di prodotto. In questo ambito si inquadra la problematica relativa all’Aleatico, vitigno minore tradizionalmente coltivato in Toscana ed in altre regioni centro meridionali. E’ stato quindi intrapreso un lavoro di selezione genetica e sanitaria con l’obiettivo di giungere all’omologazione di cloni di “Aleatico”, indispensabili per ottenere barbatelle certificate da utilizzare nei nuovi impianti, data l’attuale assenza di cloni omologati in Italia. Il lavoro di selezione genetica e sanitaria, iniziato nel 1997 e condotto secondo le procedure ufficiali, ha avuto l’obiettivo di individuare piante caratterizzate da pregevoli caratteristiche qualitative ed esenti dalle principali virosi. Nella presente relazione vengono riferiti i risultati di controlli sanitari e di rilievi agronomici ed ampelografici condotti sul materiale in selezione e reperito in vari ambienti di coltivazione della cv Aleatico. Sulla base dei risultati finora ottenuti è emerso un precario stato sanitario per gran parte dei presunti cloni esaminati, in particolare per quelli selezionali all’Isola d’Elba. Adottando livelli di selezione sanitaria limitati all’esenzione delle virosi del complesso della degenerazione infettiva e dell’accartocciamento fogliare, aumentano i margini di ricupero di biotipi meritevoli di essere utilizzati per le loro caratteristiche ampelografiche e produttive.
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