Alfred Schutz si colloca nel solco tracciato in particolare da Dilthey e da Weber che pongono la cultura come punto qualificante della sociologia, discrimine tematico e metodologico del suo operare. Per Weber la cultura delimita la porzione di senso strappata all’assurdo, ma il senso resta inesplorato. Schutz approfondisce, in modo fino ad ora ineguagliato, il concetto di senso così centrale eppure così trascurato in Weber, nella sua genesi, nella sua struttura, nelle sue articolazioni. Il senso diviene il centro non solo del mondo sociale ma anche delle infinite esperienze dell’uomo, esperienze che Schutz ordina in province finite di significato nelle quali si possono intravedere, al di là della evidente e dichiarata presenza di James e Husserl, le “forme simboliche” di Cassirer. Questo percorso è accompagnato da una analisi dei veicoli del senso (marchi, indicazioni, segni, simboli) che ricompone la teoria dei processi simbolici alla luce dei rapporti appresentativi descritti da Husserl e di una visione antropologica del loro rapporto con le “trascendenze”. È necessario richiamare infine tra i lineamenti della teoria della cultura la visione dei modelli culturali, della loro genesi, della loro funzione, dei modi della distribuzione della conoscenza. I saggi sullo “straniero” e sul “reduce” sono rappresentazioni dei modi dell’impatto dei modelli culturali. Certo sono solo piccoli frammenti di questo problema. Piccoli ma mirabili frammenti.

Lineamenti di una teoria della cultura in Alfred Schutz. Modelli culturali e veicoli del senso.

VENTURINI, RICCARDO
2010-01-01

Abstract

Alfred Schutz si colloca nel solco tracciato in particolare da Dilthey e da Weber che pongono la cultura come punto qualificante della sociologia, discrimine tematico e metodologico del suo operare. Per Weber la cultura delimita la porzione di senso strappata all’assurdo, ma il senso resta inesplorato. Schutz approfondisce, in modo fino ad ora ineguagliato, il concetto di senso così centrale eppure così trascurato in Weber, nella sua genesi, nella sua struttura, nelle sue articolazioni. Il senso diviene il centro non solo del mondo sociale ma anche delle infinite esperienze dell’uomo, esperienze che Schutz ordina in province finite di significato nelle quali si possono intravedere, al di là della evidente e dichiarata presenza di James e Husserl, le “forme simboliche” di Cassirer. Questo percorso è accompagnato da una analisi dei veicoli del senso (marchi, indicazioni, segni, simboli) che ricompone la teoria dei processi simbolici alla luce dei rapporti appresentativi descritti da Husserl e di una visione antropologica del loro rapporto con le “trascendenze”. È necessario richiamare infine tra i lineamenti della teoria della cultura la visione dei modelli culturali, della loro genesi, della loro funzione, dei modi della distribuzione della conoscenza. I saggi sullo “straniero” e sul “reduce” sono rappresentazioni dei modi dell’impatto dei modelli culturali. Certo sono solo piccoli frammenti di questo problema. Piccoli ma mirabili frammenti.
2010
Venturini, Riccardo
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