La presente nota intende offrire una sintetica recensione critica delle Leçons de Mécanique appliquée di Barré de Saint-Venant (1797-1886), primo testo esteso e sistematico che lo studioso francese dedicò alla teoria dell’elasticità e alla resistenza dei materiali. Redatto sotto forma di corso litografato ad uso degli allievi ingegneri dell’École des Ponts et Chaussées per l’anno 1837-1838, il manoscritto delle Leçons, tenute ad interim in sostituzione di Coriolis, ebbe all’epoca ridottissima diffusione ed è rimasto sostanzialmente fuori dall’indagine storiografica. Tra i pochi contributi ad esso relativi ricordiamo quello di Pearson, che ne esamina in modo sommario alcuni aspetti salienti nella History, e un recente studio di Benvenuto il quale, sulla scorta del commento di Pearson, colloca le Leçons in uno spaccato sulla figura di Saint-Venant come uomo, scienziato e ingegnere. Nel quadro della produzione di Saint-Venant in tema di meccanica applicata alle costruzioni il testo delle Leçons assume un ruolo rilevante in quanto anticipa i contenuti delle più celebri memorie sulla torsione (1855) e la flessione dei prismi (1856), delle famose note aggiunte alla riedizione del Navier (1864) e alla edizione francese del Clebsch (1883). In questo senso, esso costituisce la prima fondamentale tappa dell’opera condotta da Saint-Venant a favore dell’ingresso della “Mécanique mathématique dans l’exercice de l’art de l’Ingénieur”.

Saint-Venant e l’Art de l’ingénieur. Un primo studio critico delle Leçons de mécanique appliquée (1837-1838)

AITA, DANILA;
2006-01-01

Abstract

La presente nota intende offrire una sintetica recensione critica delle Leçons de Mécanique appliquée di Barré de Saint-Venant (1797-1886), primo testo esteso e sistematico che lo studioso francese dedicò alla teoria dell’elasticità e alla resistenza dei materiali. Redatto sotto forma di corso litografato ad uso degli allievi ingegneri dell’École des Ponts et Chaussées per l’anno 1837-1838, il manoscritto delle Leçons, tenute ad interim in sostituzione di Coriolis, ebbe all’epoca ridottissima diffusione ed è rimasto sostanzialmente fuori dall’indagine storiografica. Tra i pochi contributi ad esso relativi ricordiamo quello di Pearson, che ne esamina in modo sommario alcuni aspetti salienti nella History, e un recente studio di Benvenuto il quale, sulla scorta del commento di Pearson, colloca le Leçons in uno spaccato sulla figura di Saint-Venant come uomo, scienziato e ingegnere. Nel quadro della produzione di Saint-Venant in tema di meccanica applicata alle costruzioni il testo delle Leçons assume un ruolo rilevante in quanto anticipa i contenuti delle più celebri memorie sulla torsione (1855) e la flessione dei prismi (1856), delle famose note aggiunte alla riedizione del Navier (1864) e alla edizione francese del Clebsch (1883). In questo senso, esso costituisce la prima fondamentale tappa dell’opera condotta da Saint-Venant a favore dell’ingresso della “Mécanique mathématique dans l’exercice de l’art de l’Ingénieur”.
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