Le mura comunali rappresentano uno dei monumenti di maggior valore storico della città di Pisa. Costruite a partire dalla metà del XII secolo in seguito ad un’espansione demografica, le mura hanno conosciuto, nel corso dei secoli, molteplici trasformazioni, a causa dell’evoluzione delle tecniche di assedio e di difesa. Importanti ricerche sono state condotte in passato riguardo alla prima fase costruttiva; più di recente, la fase cinquecentesca, che ha visto l’aggiornamento delle difese urbane con la costruzione di cinque bastioni, è stato oggetto di una ricerca condotta da Bevilacqua e Salotti e pubblicata nel 2011 (Bevilacqua M.G., Salotti C., Le mura di Pisa. Fortificazioni, ammodernamenti e modificazioni dal XII al XIX secolo, ETS, Pisa 2011). Il presente studio ha come intento quello di proporre materiale inedito per la conoscenza del bastione di Stampace, uno dei cinque bastioni costruti verso la metà del ‘500. Il bastione risulta di difficile lettura storica, in quanto pesanti modifiche nel XIX secolo ne hanno stravolto l’assetto originario. Inoltre, la ingente presenza di vegetazione infestante, rimossa soltanto negli ultimi mesi, ha per lungo tempo impedito una ottimale percezione dell’intera struttura. La ricerca archivistica e bibliografica ha preso in esame l’evoluzione del canto di Stampace, inizialmente dotato una torre angolare, fortificato nel XV secolo con un fortilizio e definitivamente conformato a bastione nel Cinquecento. A seguito della perdita del ruolo militare, lo Stampace ha rivestito un ruolo cruciale per le tramvie da Pisa verso Pontedere, Marina di Pisa e Livorno, con l’apertura a più riprese di varchi e gallerie per adattarlo alle nuove esigenze. Un attento rilievo dello stato di fatto, affiancato alla ricerca storica, è stato finalizzato al restauro del bastione e al suo recupero funzionale come parte del “percorso mura”, un piano di interventi sul complesso delle fortificazioni pisane al fine di valorizzare la storia e la monumentalità.

L’Oltrarno dimenticato: le fortificazioni del Canto di Stampace a Pisa.

BEVILACQUA, MARCO GIORGIO
2014-01-01

Abstract

Le mura comunali rappresentano uno dei monumenti di maggior valore storico della città di Pisa. Costruite a partire dalla metà del XII secolo in seguito ad un’espansione demografica, le mura hanno conosciuto, nel corso dei secoli, molteplici trasformazioni, a causa dell’evoluzione delle tecniche di assedio e di difesa. Importanti ricerche sono state condotte in passato riguardo alla prima fase costruttiva; più di recente, la fase cinquecentesca, che ha visto l’aggiornamento delle difese urbane con la costruzione di cinque bastioni, è stato oggetto di una ricerca condotta da Bevilacqua e Salotti e pubblicata nel 2011 (Bevilacqua M.G., Salotti C., Le mura di Pisa. Fortificazioni, ammodernamenti e modificazioni dal XII al XIX secolo, ETS, Pisa 2011). Il presente studio ha come intento quello di proporre materiale inedito per la conoscenza del bastione di Stampace, uno dei cinque bastioni costruti verso la metà del ‘500. Il bastione risulta di difficile lettura storica, in quanto pesanti modifiche nel XIX secolo ne hanno stravolto l’assetto originario. Inoltre, la ingente presenza di vegetazione infestante, rimossa soltanto negli ultimi mesi, ha per lungo tempo impedito una ottimale percezione dell’intera struttura. La ricerca archivistica e bibliografica ha preso in esame l’evoluzione del canto di Stampace, inizialmente dotato una torre angolare, fortificato nel XV secolo con un fortilizio e definitivamente conformato a bastione nel Cinquecento. A seguito della perdita del ruolo militare, lo Stampace ha rivestito un ruolo cruciale per le tramvie da Pisa verso Pontedere, Marina di Pisa e Livorno, con l’apertura a più riprese di varchi e gallerie per adattarlo alle nuove esigenze. Un attento rilievo dello stato di fatto, affiancato alla ricerca storica, è stato finalizzato al restauro del bastione e al suo recupero funzionale come parte del “percorso mura”, un piano di interventi sul complesso delle fortificazioni pisane al fine di valorizzare la storia e la monumentalità.
2014
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