L'obiettivo del progetto (di cui questo report descrive il lavoro svolto nell'anno 2012), è verificare se le zone di sovrappressione siano caratterizzate da una risposta sismica peculiare e riconoscibile, in modo da permetterne l'individuazione prima della fase di perforazione di un pozzo esplorativo. La presenza di sovrappressioni può manifestarsi secondo due tipologie ben distinte, che abbiamo per brevità chiamato “gradino” di pressione e “gradiente” di pressione. Nel primo caso si passa in maniera brusca da una formazione sovrastante in pressione idrostatica, ad una sottostante in cui la pressione del fluido si discosta nettamente da quella idrostatica. Nel secondo, invece, la pressione dei fluidi si discosta gradualmente da quella idrostatica all'interno di uno spessore che può essere anche di migliaia di metri. Pertanto nel corso del lavoro si sono considerate entrambe queste possibilità; per quanto riguarda il caso del gradino di pressione si è verificata la possibilità di estrarre informazioni sull'andamento della pressione effettiva utilizzando un'inversione AVA sismo-petrofisica. In questo caso, non avendo a disposizione dati reali che riguardassero questa situazione, ed utilizzando semplicemente una risposta AVA analitica, si è studiata essenzialmente la fattibilità ed i limiti di una tale inversione AVA. Per quanto riguarda la seconda possibilità, invece, si è proceduto in maniera opposta, non esistendo tutt'oggi teorie fisico-matematiche che permettano di trattare questo caso dal punto di vista teorico. Si è cercato, pertanto, di estrarre possibili anomalie dai log di pozzo a nostra disposizione acquisiti in una zona caratterizzata da un aumento graduale della pressione dei pori. Il presente report si divide, dunque, in due parti in cui vengono trattati separatamente i diversi casi descritti precedentemente.
Progetto Overpressure - report 2012
MAZZOTTI, ALFREDO;ALEARDI, MATTIA
2012-01-01
Abstract
L'obiettivo del progetto (di cui questo report descrive il lavoro svolto nell'anno 2012), è verificare se le zone di sovrappressione siano caratterizzate da una risposta sismica peculiare e riconoscibile, in modo da permetterne l'individuazione prima della fase di perforazione di un pozzo esplorativo. La presenza di sovrappressioni può manifestarsi secondo due tipologie ben distinte, che abbiamo per brevità chiamato “gradino” di pressione e “gradiente” di pressione. Nel primo caso si passa in maniera brusca da una formazione sovrastante in pressione idrostatica, ad una sottostante in cui la pressione del fluido si discosta nettamente da quella idrostatica. Nel secondo, invece, la pressione dei fluidi si discosta gradualmente da quella idrostatica all'interno di uno spessore che può essere anche di migliaia di metri. Pertanto nel corso del lavoro si sono considerate entrambe queste possibilità; per quanto riguarda il caso del gradino di pressione si è verificata la possibilità di estrarre informazioni sull'andamento della pressione effettiva utilizzando un'inversione AVA sismo-petrofisica. In questo caso, non avendo a disposizione dati reali che riguardassero questa situazione, ed utilizzando semplicemente una risposta AVA analitica, si è studiata essenzialmente la fattibilità ed i limiti di una tale inversione AVA. Per quanto riguarda la seconda possibilità, invece, si è proceduto in maniera opposta, non esistendo tutt'oggi teorie fisico-matematiche che permettano di trattare questo caso dal punto di vista teorico. Si è cercato, pertanto, di estrarre possibili anomalie dai log di pozzo a nostra disposizione acquisiti in una zona caratterizzata da un aumento graduale della pressione dei pori. Il presente report si divide, dunque, in due parti in cui vengono trattati separatamente i diversi casi descritti precedentemente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.