Se non sembrano esistere veri e propri sistemi decorativi specifici per lo spazio sacro, è tuttavia possibile individuare sistemi o modalità espressive riconosciuti come più consoni e “adeguati” per questo. Tali sistemi, elaborati in contesti di alto livello in grado attingere a maggiori risorse e a maestranze specializzate, entrano a far parte di un linguaggio comune e sembrano permanere in continuità a connotare per l’edificio sacro la funzione. In alcuni degli esempi archeologicamente noti, si possono cogliere peculiarità nella scelta di composizioni di respiro che potremmo definire più “classico” e austero, di chiara ascendenza a una tradizione più antica e quindi còlta, rifacentesi a prototipi greci e nella presenza di alcuni elementi ricorrenti, come il velario dipinto nella parte inferiore della parete che, di certo riferibile a un momento del rito, conferisce solennità al contesto.
Programmi decorativi in edifici sacri
DONATI, FULVIA
2015-01-01
Abstract
Se non sembrano esistere veri e propri sistemi decorativi specifici per lo spazio sacro, è tuttavia possibile individuare sistemi o modalità espressive riconosciuti come più consoni e “adeguati” per questo. Tali sistemi, elaborati in contesti di alto livello in grado attingere a maggiori risorse e a maestranze specializzate, entrano a far parte di un linguaggio comune e sembrano permanere in continuità a connotare per l’edificio sacro la funzione. In alcuni degli esempi archeologicamente noti, si possono cogliere peculiarità nella scelta di composizioni di respiro che potremmo definire più “classico” e austero, di chiara ascendenza a una tradizione più antica e quindi còlta, rifacentesi a prototipi greci e nella presenza di alcuni elementi ricorrenti, come il velario dipinto nella parte inferiore della parete che, di certo riferibile a un momento del rito, conferisce solennità al contesto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.