Effetti delle opere di ingegneria naturalistica: analisi dei processi erosivi e dissipativi.

L’ingegneria naturalistica ha assunto un ruolo sempre più importante nell’ambito della riqualificazione e sistemazione fluviale negli ultimi decenni, principalmente dovuto alla crescente sensibilità ambientale che ha caratterizzato sia la ricerca scientifica che la pratica progettuale. In particolare, hanno avuto sempre più ampia diffusione le pratiche di riconversione di strutture tradizionali trasversali mediante opere innovative che minimizzano l’impatto ambientale sul sistema/risorsa territorio. Nella presente memoria, pertanto, si vogliono analizzare le caratteristiche idrauliche di peculiari opere a basso impatto ambientale, al fine di comprenderne e dettagliarne l’idrodinamica nonché i processi erosivi che si realizzano in loro corrispondenza. Tali processi erosivi, che si risolvono nella formazione di scavi e pool a valle delle strutture, infatti, qualora opportunamente previsti, costituiscono tasselli fondamentali dell’approccio globale mirato ad una progettazione ottimale ed organica di un’opera a basso impatto ambientale, in quanto elementi contribuenti al processo dissipativo oltre che di miglioramento delle caratteristiche dell’habitat delle specie ittiche presenti nei corpi idrici in cui si innestano. Nella fattispecie, verranno esaminate e discusse le seguenti strutture idrauliche: rampe in massi, cross-vein, briglie e gabbioni in massi. Per tali tipologie strutturali, l’analisi sarà mirata principalmente ad evidenziare le analogie comportamentali sia in termini puramente idraulici, ovvero ponendo l’accento sulle caratteristiche comuni dei processi dissapativi che si realizzano, che in termini morfologici, ovvero cogliendo e palesando le similitudini delle geometrie caratterizzanti i fenomeni erosivi a valle delle medesime.