Il Novecento inizia nella cultura romena sotto il segno del modernismo e del pieno sincronismo con gli ambienti culturali europei. Si tratta di un periodo particolarmente fecondo nella storia della cultura romena. L’immagine complessiva è quella di una molteplicità dinamica, fatta di scambi e intrecci tra letteratura e politica, tra il mondo universitario e la società. All’interno di questo quadro generale, si delineano tanti profili di intellettuali, opinion makers del momento e giovani dalle qualità eccezionali, le cui opere supereranno i confini locali e nazionali. Verranno presentati di seguito i percorsi politici e civili di alcune fra le maggiori personalità della cultura romena ed europea, coinvolte a vario titolo, Tristan Tzara da oppositore e, per certi versi, da vittima, mentre Mircea Eliade, Emil Cioran e il loro mentore Nae Ionescu, da sostenitori di un’ideologia della destra estremistica, incarnata dal movimento della “Guardia di Ferro”, che rappresentava in Romania un orientamento affine al fascismo. Ci preme stabilire in che cosa consista la novità delle loro proposte culturali e quale accoglienza ebbero nell’ambiente culturale romeno di allora; d’altro canto, è utile chiedersi in quale misura l’atmosfera ideologica europea abbia influenzato le scelte dell’élite di Bucarest e, infine, quali siano state, guardando retrospettivamente, le “miopie”, gli errori dei loro percorsi politici.

Modelli di intellettuali nella cultura romena tra le due guerre

DAVID, EMILIA
2010-01-01

Abstract

Il Novecento inizia nella cultura romena sotto il segno del modernismo e del pieno sincronismo con gli ambienti culturali europei. Si tratta di un periodo particolarmente fecondo nella storia della cultura romena. L’immagine complessiva è quella di una molteplicità dinamica, fatta di scambi e intrecci tra letteratura e politica, tra il mondo universitario e la società. All’interno di questo quadro generale, si delineano tanti profili di intellettuali, opinion makers del momento e giovani dalle qualità eccezionali, le cui opere supereranno i confini locali e nazionali. Verranno presentati di seguito i percorsi politici e civili di alcune fra le maggiori personalità della cultura romena ed europea, coinvolte a vario titolo, Tristan Tzara da oppositore e, per certi versi, da vittima, mentre Mircea Eliade, Emil Cioran e il loro mentore Nae Ionescu, da sostenitori di un’ideologia della destra estremistica, incarnata dal movimento della “Guardia di Ferro”, che rappresentava in Romania un orientamento affine al fascismo. Ci preme stabilire in che cosa consista la novità delle loro proposte culturali e quale accoglienza ebbero nell’ambiente culturale romeno di allora; d’altro canto, è utile chiedersi in quale misura l’atmosfera ideologica europea abbia influenzato le scelte dell’élite di Bucarest e, infine, quali siano state, guardando retrospettivamente, le “miopie”, gli errori dei loro percorsi politici.
2010
978-88-8419-488-6
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