Il complesso tema del rapporto fra nuove esigenze insediative e tutela della qualità dell’aria interessa direttamente il settore dell'edilizia, che rappresenta il 40 % del consumo totale di energia nell'Unione Europea (UE). La riduzione del consumo di energia in questo settore è divenuta, quindi, una priorità nell'ambito degli obiettivi comunitari in materia di efficienza energetica, secondo l’insieme di proposte denominate "Obiettivo 20-20-20". Tale linea di sviluppo programmatico ha portato all’emanazione di direttive specifiche per gli Stati membri in materia di prestazione energetica degli edifici (es. la 2010/31/UE). Il mancato raggiungimento degli obiettivi citati, amplificato dalla crisi generale, ha mostrato l’esistenza di difficoltà endogene nel nostro settore dell’Edilizia, che l’articolo indaga ed evidenzia, sullo sfondo di un quadro culturale e tecnico di più ampia portata. Se da un lato è condivisibile la priorità strategica della necessità di riduzione delle emissioni di CO2 per l’intero comparto, dall’altro si osserva come certa parte dell’attività edificatoria, che dovrebbe essere orientata di per sé alla tutela dell’ambiente, abbia invece perso tale consapevolezza, rendendo oggi necessario indagare le cause dell’accaduto e ripensare il significato stesso dell’attività di progettazione e costruzione.
Indagine critica dei recenti approcci in edilizia fra esigenze insediative e qualità dell’aria
FIAMMA, PAOLO
2014-01-01
Abstract
Il complesso tema del rapporto fra nuove esigenze insediative e tutela della qualità dell’aria interessa direttamente il settore dell'edilizia, che rappresenta il 40 % del consumo totale di energia nell'Unione Europea (UE). La riduzione del consumo di energia in questo settore è divenuta, quindi, una priorità nell'ambito degli obiettivi comunitari in materia di efficienza energetica, secondo l’insieme di proposte denominate "Obiettivo 20-20-20". Tale linea di sviluppo programmatico ha portato all’emanazione di direttive specifiche per gli Stati membri in materia di prestazione energetica degli edifici (es. la 2010/31/UE). Il mancato raggiungimento degli obiettivi citati, amplificato dalla crisi generale, ha mostrato l’esistenza di difficoltà endogene nel nostro settore dell’Edilizia, che l’articolo indaga ed evidenzia, sullo sfondo di un quadro culturale e tecnico di più ampia portata. Se da un lato è condivisibile la priorità strategica della necessità di riduzione delle emissioni di CO2 per l’intero comparto, dall’altro si osserva come certa parte dell’attività edificatoria, che dovrebbe essere orientata di per sé alla tutela dell’ambiente, abbia invece perso tale consapevolezza, rendendo oggi necessario indagare le cause dell’accaduto e ripensare il significato stesso dell’attività di progettazione e costruzione.File | Dimensione | Formato | |
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