I nuovi profili di turista e la crescente diffusione delle tecnologie digitali hanno favorito il passaggio da un turismo di massa ad una maggiore frammentazione di tipologie turistiche. Progressivamente il turista si allontana dai prodotti convenzionali verso offerte incentrate sul marketing emozionale, che garantisce un’esperienza autentica dei territori oggetto di visita. In questa prospettiva, il prodotto “geoitinerario”, mezzo di connessione geografica dei paesaggi con i luoghi e gli elementi di attrazione turistica, mette in primo piano il concetto di “territorialità” e i valori in esso contenuti. Si tratta di un modo di fare turismo rispondente alle aspettative del turista-esploratore, fortemente incentrato orientato verso la qualità dell’offerta: un prodotto turistico multiplo e variegato, quindi, che si candida come strumento capace di soddisfare il turista odierno e la sua capacità di agire sempre con un ruolo di prosumer. Le tre sezioni che compongono il libro sono dedicate, rispettivamente, ad un’analisi introduttiva, seguita da un’ampia sezione di approfondimento sull’impianto metodologico-concettuale e dalla presentazione di cinque case studies. La prima parte offre un’indagine dei processi e delle dinamiche recenti che sottendono alla valorizzazione del territorio attraverso un prodotto turistico ad alto contenuto identitario, fino ad evidenziare quanto lo stesso sia espressione del cosiddetto turista postmoderno. Nella seconda parte si pone l’accento sulla massificazione del turismo e la tardiva, quanto incisiva, reazione di ritorno verso ritmi e scelte turistiche con caratteristiche slow. Seguono approfondimenti sul tema della gestione della destinazione turistica, con un approccio ormai di terza generazione, in riferimento ai modelli di analisi e progettazione del settore; sul tema degli interventi innovativi, volti a migliorare il livello di governance nei distretti territoriali ad alto contenuto naturalistico, e sull’importanza del coinvolgimento della comunità locale nel processo di sviluppo del geoitinerario, quale “modalità di narrazione del territorio”. Nella terza parte, i geoitinerari trattati propongono un turismo dalle forme personalizzate, unitamente a nuove modalità di fruizione dello stesso, sia nel caso di un turismo di tipo tradizionale sia di tipo più innovativo. La finalità, in entrambi i casi, è quella di proporre al turista un’esperienza unica, un’esplorazione delle strutture territoriali e dell’heritage locale, attraverso un approccio sensoriale e una dimensione evocativa.
Turismo e management dei territori. I Geoitinerari, fra valori e progettazione turistica
LEMMI, ENRICA
2015-01-01
Abstract
I nuovi profili di turista e la crescente diffusione delle tecnologie digitali hanno favorito il passaggio da un turismo di massa ad una maggiore frammentazione di tipologie turistiche. Progressivamente il turista si allontana dai prodotti convenzionali verso offerte incentrate sul marketing emozionale, che garantisce un’esperienza autentica dei territori oggetto di visita. In questa prospettiva, il prodotto “geoitinerario”, mezzo di connessione geografica dei paesaggi con i luoghi e gli elementi di attrazione turistica, mette in primo piano il concetto di “territorialità” e i valori in esso contenuti. Si tratta di un modo di fare turismo rispondente alle aspettative del turista-esploratore, fortemente incentrato orientato verso la qualità dell’offerta: un prodotto turistico multiplo e variegato, quindi, che si candida come strumento capace di soddisfare il turista odierno e la sua capacità di agire sempre con un ruolo di prosumer. Le tre sezioni che compongono il libro sono dedicate, rispettivamente, ad un’analisi introduttiva, seguita da un’ampia sezione di approfondimento sull’impianto metodologico-concettuale e dalla presentazione di cinque case studies. La prima parte offre un’indagine dei processi e delle dinamiche recenti che sottendono alla valorizzazione del territorio attraverso un prodotto turistico ad alto contenuto identitario, fino ad evidenziare quanto lo stesso sia espressione del cosiddetto turista postmoderno. Nella seconda parte si pone l’accento sulla massificazione del turismo e la tardiva, quanto incisiva, reazione di ritorno verso ritmi e scelte turistiche con caratteristiche slow. Seguono approfondimenti sul tema della gestione della destinazione turistica, con un approccio ormai di terza generazione, in riferimento ai modelli di analisi e progettazione del settore; sul tema degli interventi innovativi, volti a migliorare il livello di governance nei distretti territoriali ad alto contenuto naturalistico, e sull’importanza del coinvolgimento della comunità locale nel processo di sviluppo del geoitinerario, quale “modalità di narrazione del territorio”. Nella terza parte, i geoitinerari trattati propongono un turismo dalle forme personalizzate, unitamente a nuove modalità di fruizione dello stesso, sia nel caso di un turismo di tipo tradizionale sia di tipo più innovativo. La finalità, in entrambi i casi, è quella di proporre al turista un’esperienza unica, un’esplorazione delle strutture territoriali e dell’heritage locale, attraverso un approccio sensoriale e una dimensione evocativa.File | Dimensione | Formato | |
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