La valutazione dei possibili scenari incidentali dovuti alla formazione non voluta di sostanze pericolose nella perdita di controllo di processi chimici industriali è esplicitamente richiesta dalla Direttiva Europea 96/82/CE e dal recepimento italiano, il D.Lgs. 334/99. Il recente aggiornamento della Direttiva “Seveso-II” (Direttiva 2003/105/CE) ribadisce inoltre la necessità di sviluppare procedure per la valutazione delle conseguenze di incidenti con conseguenze ambientali. È noto che la formazione ed il rilascio di sostanze pericolose a seguito della perdita di controllo di processi chimici ha causato in passato incidenti severi, a partire da quello di Seveso. Ad oggi non è ancora stata sviluppata una procedura di riferimento per la valutazione del rischio dovuto a questa tipologia di incidenti. Il presente studio costituisce un primo tentativo di formalizzazione di una procedura di riferimento per l’analisi delle conseguenze e la valutazione del rischio dovuto alla formazione di sostanze pericolose nella perdita di controllo di processi chimici. La procedura è stata articolata in due fasi: uno screening preliminare per verificare l’effettiva necessità di effettuare questa tipologia di valutazioni nell’ambito del processo in esame ed un’analisi approfondita per quei processi e quegli impianti in cui il rischio è ritenuto non trascurabile sulla base dei risultati della prima fase di screening. Per ottenere i dati sperimentali necessari per questa tipologia di valutazioni, sono stati messi a punto protocolli di prova basati su un ventaglio di tecniche di laboratorio su scala diversa. Le tecniche sperimentali ed i protocolli preliminari sono stati validati mediante l’applicazione ad un numero significativo di sistemi chimici di interesse industriale. Questo ha permesso l’applicazione della metodologia messa a punto alla valutazione del rischio in casi di studio derivati da impianti e processi effettivamente presenti sul territorio italiano.
Valutazione del rischio in scenari incidentali dovuti alla formazione non voluta di prodotti pericolosi
BARONTINI, FEDERICA;ZANELLI, SEVERINO;
2004-01-01
Abstract
La valutazione dei possibili scenari incidentali dovuti alla formazione non voluta di sostanze pericolose nella perdita di controllo di processi chimici industriali è esplicitamente richiesta dalla Direttiva Europea 96/82/CE e dal recepimento italiano, il D.Lgs. 334/99. Il recente aggiornamento della Direttiva “Seveso-II” (Direttiva 2003/105/CE) ribadisce inoltre la necessità di sviluppare procedure per la valutazione delle conseguenze di incidenti con conseguenze ambientali. È noto che la formazione ed il rilascio di sostanze pericolose a seguito della perdita di controllo di processi chimici ha causato in passato incidenti severi, a partire da quello di Seveso. Ad oggi non è ancora stata sviluppata una procedura di riferimento per la valutazione del rischio dovuto a questa tipologia di incidenti. Il presente studio costituisce un primo tentativo di formalizzazione di una procedura di riferimento per l’analisi delle conseguenze e la valutazione del rischio dovuto alla formazione di sostanze pericolose nella perdita di controllo di processi chimici. La procedura è stata articolata in due fasi: uno screening preliminare per verificare l’effettiva necessità di effettuare questa tipologia di valutazioni nell’ambito del processo in esame ed un’analisi approfondita per quei processi e quegli impianti in cui il rischio è ritenuto non trascurabile sulla base dei risultati della prima fase di screening. Per ottenere i dati sperimentali necessari per questa tipologia di valutazioni, sono stati messi a punto protocolli di prova basati su un ventaglio di tecniche di laboratorio su scala diversa. Le tecniche sperimentali ed i protocolli preliminari sono stati validati mediante l’applicazione ad un numero significativo di sistemi chimici di interesse industriale. Questo ha permesso l’applicazione della metodologia messa a punto alla valutazione del rischio in casi di studio derivati da impianti e processi effettivamente presenti sul territorio italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.