La più comune tecnica di bonifica elettrocinetica prevede di applicare alla matrice da trattare (terreni o sedimenti) un campo elettrico mediante elettrodi collocati in pozzetti a pareti porose inseriti nella matrice e riempiti con soluzioni elettrolitiche. Il campo elettrico provoca l’elettrolisi di tali soluzioni, generando un fronte acido, che avanza dall'anodo al catodo favorendo il desorbimento e la mobilizzazione dei conta¬mi¬nanti, e un fronte basico, che avanza in senso opposto determinando una tendenza alla precipitazione da contrastare mediante condizionamento del catolita. Il processo elettrolitico e gli agenti condizionanti arricchiscono gli elettroliti dei contami¬nanti rimossi e di altri macroelementi, rendendo necessaria una loro gestione per: 1. evitare rischi di precipita¬zione o cristallizza¬zione sugli elettrodi o sulle pareti porose dei pozzetti elettrodici; 2. impedire la possibile inversione del trasporto diffusivo e il conseguente rischio di ricontaminazio¬ne della matrice trattata; 3. contenere l'incremento di conduttività elettrica degli elettroliti e della soluzione interstiziale che riduce il rendimento di rimozione e causa inutile dispendio di energia elettrica. Questo contributo presenta i principali risultati preliminari ottenuti durante l'avanzamento della gestione dell’impianto pilota realizzato, nell’ambito del progetto europeo LIFE12 ENV/IT/442 SEKRET, per il trattamento di sedimenti di dragaggio del porto di Livorno contaminati da metalli pesanti ed è aggiornato a sei mesi prima dell'ultimazione del progetto.

Applicazione di trattamenti di elettrocinesi per il trattamento di sedimenti contaminati. Il progetto EU Life SEKRET

IANNELLI, RENATO;MASI, MATTEO;CECCARINI, ALESSIO
2017-01-01

Abstract

La più comune tecnica di bonifica elettrocinetica prevede di applicare alla matrice da trattare (terreni o sedimenti) un campo elettrico mediante elettrodi collocati in pozzetti a pareti porose inseriti nella matrice e riempiti con soluzioni elettrolitiche. Il campo elettrico provoca l’elettrolisi di tali soluzioni, generando un fronte acido, che avanza dall'anodo al catodo favorendo il desorbimento e la mobilizzazione dei conta¬mi¬nanti, e un fronte basico, che avanza in senso opposto determinando una tendenza alla precipitazione da contrastare mediante condizionamento del catolita. Il processo elettrolitico e gli agenti condizionanti arricchiscono gli elettroliti dei contami¬nanti rimossi e di altri macroelementi, rendendo necessaria una loro gestione per: 1. evitare rischi di precipita¬zione o cristallizza¬zione sugli elettrodi o sulle pareti porose dei pozzetti elettrodici; 2. impedire la possibile inversione del trasporto diffusivo e il conseguente rischio di ricontaminazio¬ne della matrice trattata; 3. contenere l'incremento di conduttività elettrica degli elettroliti e della soluzione interstiziale che riduce il rendimento di rimozione e causa inutile dispendio di energia elettrica. Questo contributo presenta i principali risultati preliminari ottenuti durante l'avanzamento della gestione dell’impianto pilota realizzato, nell’ambito del progetto europeo LIFE12 ENV/IT/442 SEKRET, per il trattamento di sedimenti di dragaggio del porto di Livorno contaminati da metalli pesanti ed è aggiornato a sei mesi prima dell'ultimazione del progetto.
2017
88-7850-018-6
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