Milioni di persone in Italia fanno volontariato in modo organizzato e individuale. Ma le attività volontarie sono utili soltanto a chi ne fruisce o anche a chi le svolge? Oltre la retorica, in quale misura l’attività volontaria svolta da queste persone contribuisce effettivamente a rendere l’Italia un paese migliore? Questo Volume prende in esame gli impatti sociali, psicologici, politici ed economici del volontariato organizzato e individuale nonché i fattori sociali e istituzionali che facilitano l’attivazione. Il Volume, dal taglio interdisciplinare, è l’esito della sinergia tra accademia, sistema statistico nazionale e practitioners professionisti riflessivi, coinvolge alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e applica per la prima volta su larga scala gli standard internazionali ILO allo studio delle attività di volontariato nel nostro Paese. Le analisi fanno emergere un quadro ricco e variegato che offre un contributo significativo al dibattito scientifico e interroga gli addetti ai lavori. «Fare volontariato» contribuisce al benessere psicologico, favorisce la partecipazione politica, genera fiducia e sembra avere anche un valore professionalizzante. D’altra parte, per quanto «fare volontariato» sia una possibilità per tutti, la differenziata disponibilità di risorse economiche e culturali influisce in modo significativo sulla probabilità di attivazione.
Volontari e attività volontarie in Italia. Antecedenti, impatti, esplorazioni
GUIDI, RICCARDO;
2016-01-01
Abstract
Milioni di persone in Italia fanno volontariato in modo organizzato e individuale. Ma le attività volontarie sono utili soltanto a chi ne fruisce o anche a chi le svolge? Oltre la retorica, in quale misura l’attività volontaria svolta da queste persone contribuisce effettivamente a rendere l’Italia un paese migliore? Questo Volume prende in esame gli impatti sociali, psicologici, politici ed economici del volontariato organizzato e individuale nonché i fattori sociali e istituzionali che facilitano l’attivazione. Il Volume, dal taglio interdisciplinare, è l’esito della sinergia tra accademia, sistema statistico nazionale e practitioners professionisti riflessivi, coinvolge alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e applica per la prima volta su larga scala gli standard internazionali ILO allo studio delle attività di volontariato nel nostro Paese. Le analisi fanno emergere un quadro ricco e variegato che offre un contributo significativo al dibattito scientifico e interroga gli addetti ai lavori. «Fare volontariato» contribuisce al benessere psicologico, favorisce la partecipazione politica, genera fiducia e sembra avere anche un valore professionalizzante. D’altra parte, per quanto «fare volontariato» sia una possibilità per tutti, la differenziata disponibilità di risorse economiche e culturali influisce in modo significativo sulla probabilità di attivazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.