Perché in Italia il primo concerto a cui parteciparono migliaia di giovani si tenne solo nel 1979, molto in ritardo rispetto agli altri paesi di gran parte del pianeta? Perché poter vedere, nel nostro paese, uno spettacolo durante gli anni settanta era stato così complesso? Perché musica e politica vissero relazioni decisamente difficili nella fase storica compresa fra il 1968 e l’inizio degli anni ottanta? Domande a cui si tenta di rispondere, muovendo proprio dal primo concerto a cui parteciparono oltre 60 mila giovani, al termine di una fase cupa in cui i palasport erano un luogo di conflitto sociale e le “Feste dell’Unità” si tenevano lontane dalla nuova musica del “capitalismo” delle grandi case discografiche. Il concerto di Milano nel giugno del 1979, aiuta a capire meglio cosa sia successo e recupera chiavi di lettura importanti perché riassunse un grumo di sentimenti, passioni, livori, delusioni e speranze che avevano animato oltre un decennio di storia italiana. A renderlo possibile la morte del figlio prediletto della musica degli anni settanta, che scomparve improvvisamente rendendo tutti coscienti della fine di un mondo tanto frenetico e confuso da non capire quanto i tempi stessero cambiando. La tragica morte di Demetrio Stratos e il suo lancinante ricordo, consumatosi sul palco di Milano ad opera di una comunità di artisti, segnò la conclusione di un’era che in realtà non aveva preso mai forma per le sue infinite contraddizioni.

La rivoluzione mancata. La scomparsa di Demetrio Stratos e il difficile rapporto tra musica e politica negli anni settanta

VOLPI, ALESSANDRO
2015-01-01

Abstract

Perché in Italia il primo concerto a cui parteciparono migliaia di giovani si tenne solo nel 1979, molto in ritardo rispetto agli altri paesi di gran parte del pianeta? Perché poter vedere, nel nostro paese, uno spettacolo durante gli anni settanta era stato così complesso? Perché musica e politica vissero relazioni decisamente difficili nella fase storica compresa fra il 1968 e l’inizio degli anni ottanta? Domande a cui si tenta di rispondere, muovendo proprio dal primo concerto a cui parteciparono oltre 60 mila giovani, al termine di una fase cupa in cui i palasport erano un luogo di conflitto sociale e le “Feste dell’Unità” si tenevano lontane dalla nuova musica del “capitalismo” delle grandi case discografiche. Il concerto di Milano nel giugno del 1979, aiuta a capire meglio cosa sia successo e recupera chiavi di lettura importanti perché riassunse un grumo di sentimenti, passioni, livori, delusioni e speranze che avevano animato oltre un decennio di storia italiana. A renderlo possibile la morte del figlio prediletto della musica degli anni settanta, che scomparve improvvisamente rendendo tutti coscienti della fine di un mondo tanto frenetico e confuso da non capire quanto i tempi stessero cambiando. La tragica morte di Demetrio Stratos e il suo lancinante ricordo, consumatosi sul palco di Milano ad opera di una comunità di artisti, segnò la conclusione di un’era che in realtà non aveva preso mai forma per le sue infinite contraddizioni.
2015
Volpi, Alessandro
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