The archaeological data resulting from investigations, the so called ‘raw data’, are rarely disclosed in traditional printed publications, where they appear especially ‘interpreted data’. Nevertheless, they are the base on which are founded historical interpretations and in many cases, are everything which remains of a wealth of information that the excavation contributes to delete, being a destructive and non-repeatable practice. So, the raw data are the real and only ‘source code’ of Archaeology and, as such, must be easy to access and check whenever necessary for reconstructing the data analysis processes.The University of Pisa effectively contributes to this debate with the first archaeological open data archive in Italy: the MOD - MAPPA Open Data, in which are published the raw data of archaeological researches in Italy, with the full acknowledgement of the authorship of the researchers who ‘produce’ the raw data with their own (hard) fieldwork.

I ‘dati grezzi’ raccolti nella documentazione di uno scavo archeologico raramente sono pubblicati nei tradizionali volumi a stampa, dove compaiono soprattutto ‘dati interpretati’. Eppure essi costituiscono la base documentaria sulla quale si fondano interpretazioni e sintesi storiche e in molti casi sono tutto ciò che resta di un patrimonio d’informazioni che lo stesso scavo contribuisce a cancellare, essendo una pratica distruttiva e non ripetibile. Pertanto la possibilità di attingere in qualunque momento e con facilità ai ‘dati grezzi’ rappresenta l’unico elemento di riproducibilità e di ri-analisi del processo interpretativo, indispensabile punto di partenza per formulare nuove ipotesi e ricostruzioni storiche. Il web offre oggi la possibilità di pubblicare in formato open access grandi quantità di dati, tutelandone rigorosamente la paternità intellettuale, come dimostra il MOD - MAPPA Open Data archaeological archive, l’archivio open data dell’archeologia italiana, messo a punto all’Università di Pisa e a disposizione di tutti gli studiosi, archeologi e non, operanti in Italia.

L’archeologia di fronte alla sfida dell’open data: il MOD - MAPPA Open Data archaeological archive

GUALANDI, MARIA LETIZIA
2017-01-01

Abstract

The archaeological data resulting from investigations, the so called ‘raw data’, are rarely disclosed in traditional printed publications, where they appear especially ‘interpreted data’. Nevertheless, they are the base on which are founded historical interpretations and in many cases, are everything which remains of a wealth of information that the excavation contributes to delete, being a destructive and non-repeatable practice. So, the raw data are the real and only ‘source code’ of Archaeology and, as such, must be easy to access and check whenever necessary for reconstructing the data analysis processes.The University of Pisa effectively contributes to this debate with the first archaeological open data archive in Italy: the MOD - MAPPA Open Data, in which are published the raw data of archaeological researches in Italy, with the full acknowledgement of the authorship of the researchers who ‘produce’ the raw data with their own (hard) fieldwork.
2017
978-88-3283-000-2
I ‘dati grezzi’ raccolti nella documentazione di uno scavo archeologico raramente sono pubblicati nei tradizionali volumi a stampa, dove compaiono soprattutto ‘dati interpretati’. Eppure essi costituiscono la base documentaria sulla quale si fondano interpretazioni e sintesi storiche e in molti casi sono tutto ciò che resta di un patrimonio d’informazioni che lo stesso scavo contribuisce a cancellare, essendo una pratica distruttiva e non ripetibile. Pertanto la possibilità di attingere in qualunque momento e con facilità ai ‘dati grezzi’ rappresenta l’unico elemento di riproducibilità e di ri-analisi del processo interpretativo, indispensabile punto di partenza per formulare nuove ipotesi e ricostruzioni storiche. Il web offre oggi la possibilità di pubblicare in formato open access grandi quantità di dati, tutelandone rigorosamente la paternità intellettuale, come dimostra il MOD - MAPPA Open Data archaeological archive, l’archivio open data dell’archeologia italiana, messo a punto all’Università di Pisa e a disposizione di tutti gli studiosi, archeologi e non, operanti in Italia.
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