Si affronta problematicamente - e criticamente - la portata della nota sentenza "Taricco" della CGUE, considerando la forte contrapposizione che essa ha suscitato nel mondo giuridico, e traendone spunto per estendere la critica anche alla disciplina vigente della prescrizione del reato, sul presupposto che un legislatore che si ostina in scelte irragionevoli indebolisce la capacità dell'ordinamento interno a "resistere" ad aggressioni al principio di riserva di legge attuate dalla Corte di giustizia in corrispondenza a logiche repressive ed efficientiste. Ad ogni modo, il principio costituzionale maggiormente contraddetto dalla sentenza, e senz'altro idoneo a fungere da "controlimite", è il principio personalistico, non potendo aporie del sistema giuridico giustificare soluzioni sommarie e in malam partem ai danni del singolo imputato.
Un’ingerenza grave in un sistema discriminatorio
VALLINI, ANTONIO
2016-01-01
Abstract
Si affronta problematicamente - e criticamente - la portata della nota sentenza "Taricco" della CGUE, considerando la forte contrapposizione che essa ha suscitato nel mondo giuridico, e traendone spunto per estendere la critica anche alla disciplina vigente della prescrizione del reato, sul presupposto che un legislatore che si ostina in scelte irragionevoli indebolisce la capacità dell'ordinamento interno a "resistere" ad aggressioni al principio di riserva di legge attuate dalla Corte di giustizia in corrispondenza a logiche repressive ed efficientiste. Ad ogni modo, il principio costituzionale maggiormente contraddetto dalla sentenza, e senz'altro idoneo a fungere da "controlimite", è il principio personalistico, non potendo aporie del sistema giuridico giustificare soluzioni sommarie e in malam partem ai danni del singolo imputato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.