all’epoca, dei quali non si hanno sufficienti conoscenze. Essi sono stati oggetto di numerose rotte, di cui l’ultima avvenuta in più sezioni nel dicembre del 2009. Dopo quest’ultimo evento le Autorità competenti hanno realizzato una campagna di indagini geotecniche allo scopo di incrementare il livello di conoscenza sulle strutture arginali. L’articolo si propone di discutere i criteri per la progettazione di una campagna di indagine che sia efficiente sotto il profilo economico, considerato che la lunghezza complessiva degli argini è superiore ai 30 km ed il livello di dettaglio richiesto deve garantire un livello di conoscenza alla scala della singola sezione. Il cedimento dell’arginatura in un breve tratto, infatti, provoca l’allagamento di aree molto ampie e aumenta la fragilità del sistema di protezione. La campagna di indagini effettuata comprende sondaggi geotecnici, CPTu, prove di permeabilità, tomografie elettriche bidimensionali e l’uso di un campionatore stratigrafico autoinguainante, oltre a prove di laboratorio sui campioni prelevati. La disponibilità di dati ha consentito di verificare l’efficacia dei metodi indiretti (CPTu, tomografie elettriche) per la definizione del profilo stratigrafico. Sotto questo aspetto si è potuto confermare che le prove CPTu sono uno strumento molto efficace ed efficiente se l’interpretazione è opportunamente guidata e calibrata attraverso i sondaggi geognostici. D’altra parte le tomografie geoelettriche consentono di individuare la presenza di anomalie o eterogeneità nelle sezioni arginali. Si sottolinea che nel caso specifico non è stato possibile estendere il campo delle tecniche utilizzabili a causa delle ridotte dimensioni degli argini. A valle della caratterizzazione geotecnica sono state eseguite alcune analisi allo scopo di chiarire le cause delle rotte del 2009, indirizzare la progettazione delle misure di rinforzo dei tratti coinvolti dalle rotte e individuare i tratti maggiormente a rischio di cedimento in modo da fornire all’Amministrazione uno strumento per indirizzare e dare priorità agli interventi.

Adeguamento degli argini del Fiumer Serchio: Aspetti Geotecnici

COSANTI, BARBARA
;
Squeglia N.;Lo Presti D. C. F.
2014-01-01

Abstract

all’epoca, dei quali non si hanno sufficienti conoscenze. Essi sono stati oggetto di numerose rotte, di cui l’ultima avvenuta in più sezioni nel dicembre del 2009. Dopo quest’ultimo evento le Autorità competenti hanno realizzato una campagna di indagini geotecniche allo scopo di incrementare il livello di conoscenza sulle strutture arginali. L’articolo si propone di discutere i criteri per la progettazione di una campagna di indagine che sia efficiente sotto il profilo economico, considerato che la lunghezza complessiva degli argini è superiore ai 30 km ed il livello di dettaglio richiesto deve garantire un livello di conoscenza alla scala della singola sezione. Il cedimento dell’arginatura in un breve tratto, infatti, provoca l’allagamento di aree molto ampie e aumenta la fragilità del sistema di protezione. La campagna di indagini effettuata comprende sondaggi geotecnici, CPTu, prove di permeabilità, tomografie elettriche bidimensionali e l’uso di un campionatore stratigrafico autoinguainante, oltre a prove di laboratorio sui campioni prelevati. La disponibilità di dati ha consentito di verificare l’efficacia dei metodi indiretti (CPTu, tomografie elettriche) per la definizione del profilo stratigrafico. Sotto questo aspetto si è potuto confermare che le prove CPTu sono uno strumento molto efficace ed efficiente se l’interpretazione è opportunamente guidata e calibrata attraverso i sondaggi geognostici. D’altra parte le tomografie geoelettriche consentono di individuare la presenza di anomalie o eterogeneità nelle sezioni arginali. Si sottolinea che nel caso specifico non è stato possibile estendere il campo delle tecniche utilizzabili a causa delle ridotte dimensioni degli argini. A valle della caratterizzazione geotecnica sono state eseguite alcune analisi allo scopo di chiarire le cause delle rotte del 2009, indirizzare la progettazione delle misure di rinforzo dei tratti coinvolti dalle rotte e individuare i tratti maggiormente a rischio di cedimento in modo da fornire all’Amministrazione uno strumento per indirizzare e dare priorità agli interventi.
2014
9788897517054
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/885254
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