Ampiamente utilizzati nella prima metà del secolo scorso in ambito civile ma soprat-tutto in quello militare, i cornetti acustici sono oggi oggetto di un rinnovato interesse applicativo in relazione al recente sviluppo dei sensori velocimetrici acustici. Infatti, grazie alle loro proprietà acustiche-fluidodinamiche, le particolari condizioni al contor-no ricreate da questi dispositivi permettono di amplificare il segnale di velocità delle particelle acustiche anche di un fattore maggiore a 20 dB già con cornette di dimensioni dell’ordine della decina di centimetri. Se da una parte i diversi principi di trasduzione elettro-acustica e le innovazioni dell’elettronica hanno consentito di sviluppare sensori microfonici sempre più sensibili rendendo inutile l’amplificazione meccanica, dall’altra, i velocimetri non hanno ancora raggiunto un tale grado di sensibilità. Ciò ha riacceso l’interesse per lo studio delle proprietà acustiche delle cornette anche in relazione al loro effetto sul segnale di pressione e quindi al loro utilizzo nella pratica intensimetrica, spe-cialmente alle basse frequenze. Al fine di verificare sperimentalmente la bontà di tali dispositivi e in particolare il loro effetto di amplificazione sul segnale di velocità, sono stati fabbricati alcuni corni acustici in fibra di carbonio che sono stati poi sottoposti a test acustici presso il nostro Laboratorio. Questo lavoro illustra l’applicazione di tali dispositivi ad una sonda pres-sione-velocità (p-v) match size realizzata dalla Microflown®, e riporta i risultati ottenuti dai test effettuati. In una fase successiva della ricerca saranno eseguite delle simulazioni per studiare l’influenza delle dimensioni della trombetta sul fattore di guadagno e per verificare il modello sperimentale.

Utilizzo di cornette per l'amplificazione acustica del segnale velocimetrico di sonde p-v

Paolo Bruschi;Massimo Piotto;
2014-01-01

Abstract

Ampiamente utilizzati nella prima metà del secolo scorso in ambito civile ma soprat-tutto in quello militare, i cornetti acustici sono oggi oggetto di un rinnovato interesse applicativo in relazione al recente sviluppo dei sensori velocimetrici acustici. Infatti, grazie alle loro proprietà acustiche-fluidodinamiche, le particolari condizioni al contor-no ricreate da questi dispositivi permettono di amplificare il segnale di velocità delle particelle acustiche anche di un fattore maggiore a 20 dB già con cornette di dimensioni dell’ordine della decina di centimetri. Se da una parte i diversi principi di trasduzione elettro-acustica e le innovazioni dell’elettronica hanno consentito di sviluppare sensori microfonici sempre più sensibili rendendo inutile l’amplificazione meccanica, dall’altra, i velocimetri non hanno ancora raggiunto un tale grado di sensibilità. Ciò ha riacceso l’interesse per lo studio delle proprietà acustiche delle cornette anche in relazione al loro effetto sul segnale di pressione e quindi al loro utilizzo nella pratica intensimetrica, spe-cialmente alle basse frequenze. Al fine di verificare sperimentalmente la bontà di tali dispositivi e in particolare il loro effetto di amplificazione sul segnale di velocità, sono stati fabbricati alcuni corni acustici in fibra di carbonio che sono stati poi sottoposti a test acustici presso il nostro Laboratorio. Questo lavoro illustra l’applicazione di tali dispositivi ad una sonda pres-sione-velocità (p-v) match size realizzata dalla Microflown®, e riporta i risultati ottenuti dai test effettuati. In una fase successiva della ricerca saranno eseguite delle simulazioni per studiare l’influenza delle dimensioni della trombetta sul fattore di guadagno e per verificare il modello sperimentale.
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