L’estensione del metodo di calibrazione per confronto alle sonde intensimetriche p-v è un’esigenza sempre più sentita soprattutto con la recentissima realizzazione di prototi-pi di velocimetri acustici basati su tecnologia MEMS, CMOS compatibile [1,2]. È chia-ro, infatti, che lo sviluppo di tecniche intensimetriche che utilizzano questo tipo di mi-crosonde low-cost sarebbe grandemente facilitato dalla possibilità di calibrare “in cam-po” questo tipo di strumentazione. Ciò, senza dover ricorrere a ingombranti dispositivi in grado di realizzare − in base a qualche modello teorico (onde piane progressive o sta-zionarie, onde sferiche etc.) − campi sonori di impedenza nota a priori, che possano ser-vire da riferimento per il processo di calibrazione. Come nel caso del metodo di calibra-zione per confronto dei microfoni a pressione, è tuttavia necessario anche nel caso delle sonde p-v, avere la disponibilità di una sonda pre-calibrata i cui segnali possano servire come riferimento per la misura di confronto. Nel caso di sonde intensimetriche, tuttavia, è fondamentale assicurarsi che le condizioni al contorno realizzate per l’acquisizione dei segnali p-v da confrontare, siano idealmente le stesse. Questa memoria illustra brevemente la metodologia e un possibile setup sperimenta-le predisposto nell’ambito del progetto Sogliano Industrial High Technology (SIHT) per affrontare questa problematica.

Calibrazione per confronto delle sonde pressione-velocità (p-v): impostazione del problema

P. Bruschi;M. Piotto;
2014-01-01

Abstract

L’estensione del metodo di calibrazione per confronto alle sonde intensimetriche p-v è un’esigenza sempre più sentita soprattutto con la recentissima realizzazione di prototi-pi di velocimetri acustici basati su tecnologia MEMS, CMOS compatibile [1,2]. È chia-ro, infatti, che lo sviluppo di tecniche intensimetriche che utilizzano questo tipo di mi-crosonde low-cost sarebbe grandemente facilitato dalla possibilità di calibrare “in cam-po” questo tipo di strumentazione. Ciò, senza dover ricorrere a ingombranti dispositivi in grado di realizzare − in base a qualche modello teorico (onde piane progressive o sta-zionarie, onde sferiche etc.) − campi sonori di impedenza nota a priori, che possano ser-vire da riferimento per il processo di calibrazione. Come nel caso del metodo di calibra-zione per confronto dei microfoni a pressione, è tuttavia necessario anche nel caso delle sonde p-v, avere la disponibilità di una sonda pre-calibrata i cui segnali possano servire come riferimento per la misura di confronto. Nel caso di sonde intensimetriche, tuttavia, è fondamentale assicurarsi che le condizioni al contorno realizzate per l’acquisizione dei segnali p-v da confrontare, siano idealmente le stesse. Questa memoria illustra brevemente la metodologia e un possibile setup sperimenta-le predisposto nell’ambito del progetto Sogliano Industrial High Technology (SIHT) per affrontare questa problematica.
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