Il libro dei "Testamenti dei re della stirpe di Qaḥṭān" -- che rientra nel genere degli "specula principum", un tipo di letteratura sapienziale in cui consigli pratici, saggezza popolare, ma anche raffinati concetti di gestione dello stato e del potere vengono offerti al regnante o a chi si prepara a diventarlo -- espone i suoi insegnamenti in forma di ultime volontà dei re dell'antico Yemen ai propri eredi della dinastia Ḥimyarita, recuperando in questo modo frammenti di un mitico "epos" yemenita preislamico che, filtrato dal prisma musulmano, ebbe alterni successi nei secoli successivi all'égira. La prima redazione di questo testo -- da cosiderarsi anomino a dispetto delle varie attrbuzioni che gli son state date -- si può datare alla fine del IX sec. d.C., ma include materiale, in particolare poetico, stratificatosi in diversi secoli di elaborazione orale e scritta, cui non si escludono anche successive interpolazioni. L'opera è presentata in una nuova edizione del testo originale arabo, arricchita da un confronto con manoscritti inediti che ha permesso di correggere, integrare e migliorare le precedenti edizioni apparse nel secolo scorso in Iraq e Libano, ed è accompagnata da una introduzione e dalla prima traduzione in una lingua occidentale.

I TESTAMENTI DEI RE e dei principi della stirpe di Qaḥṭān ibn Hūd

Mascitelli Daniele
2018-01-01

Abstract

Il libro dei "Testamenti dei re della stirpe di Qaḥṭān" -- che rientra nel genere degli "specula principum", un tipo di letteratura sapienziale in cui consigli pratici, saggezza popolare, ma anche raffinati concetti di gestione dello stato e del potere vengono offerti al regnante o a chi si prepara a diventarlo -- espone i suoi insegnamenti in forma di ultime volontà dei re dell'antico Yemen ai propri eredi della dinastia Ḥimyarita, recuperando in questo modo frammenti di un mitico "epos" yemenita preislamico che, filtrato dal prisma musulmano, ebbe alterni successi nei secoli successivi all'égira. La prima redazione di questo testo -- da cosiderarsi anomino a dispetto delle varie attrbuzioni che gli son state date -- si può datare alla fine del IX sec. d.C., ma include materiale, in particolare poetico, stratificatosi in diversi secoli di elaborazione orale e scritta, cui non si escludono anche successive interpolazioni. L'opera è presentata in una nuova edizione del testo originale arabo, arricchita da un confronto con manoscritti inediti che ha permesso di correggere, integrare e migliorare le precedenti edizioni apparse nel secolo scorso in Iraq e Libano, ed è accompagnata da una introduzione e dalla prima traduzione in una lingua occidentale.
2018
Mascitelli, Daniele
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/907789
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