Gli utenti della rete si esprimono con un linguaggio aggressivo, che sta diventando uno stile comunicativo della nostra società: amplificato in rete, subìto, ma ormai passivamente accettato o considerato “normale” da quasi la metà degli utenti, secondo una ricerca SWG. Occorre una riflessione seria sui temi della censura, della legalità, della responsabilità, per non lasciare che la comunicazione in rete si trasformi in un campo di battaglia di opposte tifoserie violente. Solo così la rete potrà essere strumento di comunicazione accessibile ed utile per molte persone, e non ridursi ad amplificatore degli aspetti disgreganti della cultura contemporanea.
Il linguaggio dell’odio avvelena la rete
andrea tomasi
2018-01-01
Abstract
Gli utenti della rete si esprimono con un linguaggio aggressivo, che sta diventando uno stile comunicativo della nostra società: amplificato in rete, subìto, ma ormai passivamente accettato o considerato “normale” da quasi la metà degli utenti, secondo una ricerca SWG. Occorre una riflessione seria sui temi della censura, della legalità, della responsabilità, per non lasciare che la comunicazione in rete si trasformi in un campo di battaglia di opposte tifoserie violente. Solo così la rete potrà essere strumento di comunicazione accessibile ed utile per molte persone, e non ridursi ad amplificatore degli aspetti disgreganti della cultura contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.