Tema di primo piano della storiografia italiana (e non solo), la questione degli stretti legami prodottisi nelle società di Antico Regime tra potere urbano e territorio rurale è analizzata, in questo libro, attraverso la ricostruzione del funzionamento amministrativo della Repubblica di Lucca tra Sei e Settecento. Tale ricostruzione si articola attorno a tre aspetti fondamentali – politica annonaria, insolvenza contadina e conflittualità per lo sfruttamento delle risorse locali – affrontati secondo prospettive distinte ma al tempo stesso complementari, che rimandano dal centro alla periferia e dalla periferia al centro in un continuo gioco di scambi e intersezioni. Ne emerge così un quadro che consente di cogliere i principali meccanismi attraverso cui la città di Lucca è riuscita a penetrare nel proprio territorio rurale, a controllarne le dinamiche socio-economiche e a costruirne, in un rapporto di reciproco condizionamento con la popolazione locale, le caratteristiche fondamentali, stabilendo al contempo un legame di vera e propria traduzione simultanea – complessivamente elastica – tra il linguaggio della legge e le diverse manifestazioni della realtà quotidiana. Sullo sfondo di questa ricostruzione si colloca poi, inevitabilmente, l’analisi delle strategie e delle pratiche amministrative con cui è stata conservata la libertas politica di questo piccolo stato, secondo dinamiche che assumono un valore esemplare per la comprensione delle modalità di esercizio del potere pubblico nelle società di Antico Regime.
Il governo di ogni giorno. L'amministrazione quotidiana in uno Stato di Antico Regime (Lucca, XVII-XVIII secolo)
Matteo Giuli
2012-01-01
Abstract
Tema di primo piano della storiografia italiana (e non solo), la questione degli stretti legami prodottisi nelle società di Antico Regime tra potere urbano e territorio rurale è analizzata, in questo libro, attraverso la ricostruzione del funzionamento amministrativo della Repubblica di Lucca tra Sei e Settecento. Tale ricostruzione si articola attorno a tre aspetti fondamentali – politica annonaria, insolvenza contadina e conflittualità per lo sfruttamento delle risorse locali – affrontati secondo prospettive distinte ma al tempo stesso complementari, che rimandano dal centro alla periferia e dalla periferia al centro in un continuo gioco di scambi e intersezioni. Ne emerge così un quadro che consente di cogliere i principali meccanismi attraverso cui la città di Lucca è riuscita a penetrare nel proprio territorio rurale, a controllarne le dinamiche socio-economiche e a costruirne, in un rapporto di reciproco condizionamento con la popolazione locale, le caratteristiche fondamentali, stabilendo al contempo un legame di vera e propria traduzione simultanea – complessivamente elastica – tra il linguaggio della legge e le diverse manifestazioni della realtà quotidiana. Sullo sfondo di questa ricostruzione si colloca poi, inevitabilmente, l’analisi delle strategie e delle pratiche amministrative con cui è stata conservata la libertas politica di questo piccolo stato, secondo dinamiche che assumono un valore esemplare per la comprensione delle modalità di esercizio del potere pubblico nelle società di Antico Regime.File | Dimensione | Formato | |
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