Questo volume raccoglie una serie di saggi che Francesca Cappelletto ha dedicato allo studio antropologico delle memorie di guerra e violenza; in particolare, alla memoria degli eccidi di civili compiuti dalle truppe di occupazione nazifascista in Toscana nel 1944. Francesca Cappelletto è scomparsa nel febbraio del 2007. Era nel pieno della carriera e dell’impegno di ricerca, e la sua elaborazione scientifica sulla memoria degli eccidi si stava sviluppando in molte direzioni. Il lavoro nei paesi toscani vittime di stragi di civili era iniziato nei primi anni ’90. Nell’ultimo decennio, Francesca aveva cercato – con determinazione ed efficacia – di legare questo particolare caso di studio con la più ampia riflessione del dibattito antropologico internazionale su memoria e violenza. Ne erano risultati alcuni saggi pubblicati su prestigiose riviste italiane e internazionali, e la cura di un volume uscito nel 2005 per le edizioni Berg, Memory and World War II, che rappresenta un panorama della ricerca europea sul tema. Parte di questo materiale era rimasto inedito in italiano. Incoraggiati anche da altri colleghi e amici di Francesca, abbiamo ritenuto importante proporne una raccolta destinata al pubblico italiano, con un duplice obiettivo. Da un lato, rendere più facilmente disponibili contributi altrimenti dispersi in collocazioni editoriali troppo diverse e consentirne, attraverso la traduzione, anche un uso didattico. Dall’altro lato, ci è sembrato che riunire una produzione sviluppata nel corso di circa un decennio potesse meglio mostrare l’organicità e l’ampiezza del pensiero dell’autrice. La selezione dei testi non è stata facile. Come spesso succede, alcuni saggi erano usciti in versioni diverse, e tra la produzione italiana e quella in lingua inglese c’erano alcune sovrapposizioni. Abbiamo finito per scegliere le versioni più ampie e rappresentative, cercando di eliminare le ridondanze ma, al tempo stesso, di non lasciar fuori nessun tema importante, per quanto riguarda sia i dati di ricerca che la riflessione teorica. Le esigenze di compattamento del testo giustificano anche alcune piccole libertà di editing che ci Dall’autobiografia alla storia. Le memorie delle atrocità di guerra in Toscana siamo presi, in particolare nelle traduzioni dall’inglese (ad esempio, l’eliminazione di alcune note a pie’ di pagina o di informazioni più volte ripetute). Speriamo, siamo anzi convinti, che il volume sarà di stimolo allo sviluppo di questo campo di studi nel contesto culturale italiano; non solo all’interno dell’antropologia, ma anche, come Francesca con forza auspicava, in uno stretto dialogo con altre discipline come la storia e la psicologia sociale.

Dall’autobiografia alla storia. Le memorie delle atrocità di guerra in Toscana

DI PASQUALE C
2010-01-01

Abstract

Questo volume raccoglie una serie di saggi che Francesca Cappelletto ha dedicato allo studio antropologico delle memorie di guerra e violenza; in particolare, alla memoria degli eccidi di civili compiuti dalle truppe di occupazione nazifascista in Toscana nel 1944. Francesca Cappelletto è scomparsa nel febbraio del 2007. Era nel pieno della carriera e dell’impegno di ricerca, e la sua elaborazione scientifica sulla memoria degli eccidi si stava sviluppando in molte direzioni. Il lavoro nei paesi toscani vittime di stragi di civili era iniziato nei primi anni ’90. Nell’ultimo decennio, Francesca aveva cercato – con determinazione ed efficacia – di legare questo particolare caso di studio con la più ampia riflessione del dibattito antropologico internazionale su memoria e violenza. Ne erano risultati alcuni saggi pubblicati su prestigiose riviste italiane e internazionali, e la cura di un volume uscito nel 2005 per le edizioni Berg, Memory and World War II, che rappresenta un panorama della ricerca europea sul tema. Parte di questo materiale era rimasto inedito in italiano. Incoraggiati anche da altri colleghi e amici di Francesca, abbiamo ritenuto importante proporne una raccolta destinata al pubblico italiano, con un duplice obiettivo. Da un lato, rendere più facilmente disponibili contributi altrimenti dispersi in collocazioni editoriali troppo diverse e consentirne, attraverso la traduzione, anche un uso didattico. Dall’altro lato, ci è sembrato che riunire una produzione sviluppata nel corso di circa un decennio potesse meglio mostrare l’organicità e l’ampiezza del pensiero dell’autrice. La selezione dei testi non è stata facile. Come spesso succede, alcuni saggi erano usciti in versioni diverse, e tra la produzione italiana e quella in lingua inglese c’erano alcune sovrapposizioni. Abbiamo finito per scegliere le versioni più ampie e rappresentative, cercando di eliminare le ridondanze ma, al tempo stesso, di non lasciar fuori nessun tema importante, per quanto riguarda sia i dati di ricerca che la riflessione teorica. Le esigenze di compattamento del testo giustificano anche alcune piccole libertà di editing che ci Dall’autobiografia alla storia. Le memorie delle atrocità di guerra in Toscana siamo presi, in particolare nelle traduzioni dall’inglese (ad esempio, l’eliminazione di alcune note a pie’ di pagina o di informazioni più volte ripetute). Speriamo, siamo anzi convinti, che il volume sarà di stimolo allo sviluppo di questo campo di studi nel contesto culturale italiano; non solo all’interno dell’antropologia, ma anche, come Francesca con forza auspicava, in uno stretto dialogo con altre discipline come la storia e la psicologia sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/935846
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