Nel pagus Felix Suburbanus, pertinente all’agro pompeiano, una fornace con volta a tubuli in forma di vasetti troncoconici, probabilmente ancora in uso al momento dell’eruzione del Vesuvio , consente di comprendere le soluzioni costruttive per le coperture di fornaci che utilizzano analoghi manufatti ma che non conservano strutture altrettanto integre. È questo il caso delle fornaci ceramiche di Massa, in un’area appartenente, in epoca romana, al territorio di Luni. Qui, oltre ad anfore greco-italiche tarde, Dressel 1A, 1B, 1C e dolia, si fabbricavano elementi da costruzione comuni, quali tegole, coppi, mattoni trapezoidali, circolari e semicircolari, tegulae mammatae, tubi a sezione cilindrica e grandi tubi. Decisamente particolari erano invece due tipologie di elementi per volte autoportanti: il tubulo conico utilizzato per la copertura delle fornaci stesse, ma prodotto anche per l’esportazione insieme al mattone sagomato a T capovolta per la realizzazione di nervature arcuate: entrambi potevano infatti essere impiegati per la copertura di edifici termali.
Manifatture ceramiche suburbane: dati sulla produzione di tubuli conici in terracotta
Fabiani F.;
In corso di stampa
Abstract
Nel pagus Felix Suburbanus, pertinente all’agro pompeiano, una fornace con volta a tubuli in forma di vasetti troncoconici, probabilmente ancora in uso al momento dell’eruzione del Vesuvio , consente di comprendere le soluzioni costruttive per le coperture di fornaci che utilizzano analoghi manufatti ma che non conservano strutture altrettanto integre. È questo il caso delle fornaci ceramiche di Massa, in un’area appartenente, in epoca romana, al territorio di Luni. Qui, oltre ad anfore greco-italiche tarde, Dressel 1A, 1B, 1C e dolia, si fabbricavano elementi da costruzione comuni, quali tegole, coppi, mattoni trapezoidali, circolari e semicircolari, tegulae mammatae, tubi a sezione cilindrica e grandi tubi. Decisamente particolari erano invece due tipologie di elementi per volte autoportanti: il tubulo conico utilizzato per la copertura delle fornaci stesse, ma prodotto anche per l’esportazione insieme al mattone sagomato a T capovolta per la realizzazione di nervature arcuate: entrambi potevano infatti essere impiegati per la copertura di edifici termali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.