La grande mole dei dati archeologici e ambientali georeferenziati raccolti nell’ambito del progetto “MAPPA - Metodologie Applicate alla Predittività del Potenziale Archeologico. L’area urbana di Pisa” rende oggi possibile utilizzare metodi statistici e analisi spaziali per ricostruire in modo abbastanza puntuale il paesaggio umano e naturale in cui si è sviluppata Pisa dall’età romana a quella medievale: uno scenario reso estremamente mutevole dalla presenza di due fiumi, l’Arno a sud e l’Auser a nord del centro abitato. Estesa fin da epoca etrusca tra i due fiumi, ma orientata prevalentemente verso il fiume settentrionale, l’Auser, proprio nei secoli di passaggio fra la tarda antichità e l’altomedioevo Pisa cominciò a ruotare su se stessa. Volgendo progressivamente le spalle all’Auser, la città cominciò ad ancorarsi sempre più saldamente all’Arno, fino ad acquisire, con la costruzione delle mura tardomedievali, nella seconda metà dell’XI secolo, la fisionomia che ha oggi, con un unico fiume, l’Arno, che la attraversa proprio al centro dell’abitato.

Pisa: da città dell’Auser a città dell’Arno

Fabiani F.
Co-primo
;
Gualandi M. L.
Co-primo
2016-01-01

Abstract

La grande mole dei dati archeologici e ambientali georeferenziati raccolti nell’ambito del progetto “MAPPA - Metodologie Applicate alla Predittività del Potenziale Archeologico. L’area urbana di Pisa” rende oggi possibile utilizzare metodi statistici e analisi spaziali per ricostruire in modo abbastanza puntuale il paesaggio umano e naturale in cui si è sviluppata Pisa dall’età romana a quella medievale: uno scenario reso estremamente mutevole dalla presenza di due fiumi, l’Arno a sud e l’Auser a nord del centro abitato. Estesa fin da epoca etrusca tra i due fiumi, ma orientata prevalentemente verso il fiume settentrionale, l’Auser, proprio nei secoli di passaggio fra la tarda antichità e l’altomedioevo Pisa cominciò a ruotare su se stessa. Volgendo progressivamente le spalle all’Auser, la città cominciò ad ancorarsi sempre più saldamente all’Arno, fino ad acquisire, con la costruzione delle mura tardomedievali, nella seconda metà dell’XI secolo, la fisionomia che ha oggi, con un unico fiume, l’Arno, che la attraversa proprio al centro dell’abitato.
2016
978-88-7228-771-2
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