Il cinema, attraverso le sue specifiche risorse, è titolare di una particolare modalità di espressione dell'esistente che permette ad esso di sottrarsi alla erosione di senso delle consuete strutture segniche, restituendogli una eloquenza rispetto all'essere in grado di dischiudere nuove prospettive, nuove aperture di senso. Il volume, muovendo dall'analisi di tre film dei registi Chèreau, Almodòvar, Zanussi propone un percorso che se, da un lato, indica nel contenuto filmico il risultato della tradizione filosofica, dall'altro "apre all'innovazione di un domandare qui ed ora, poiché la questione del senso urge e sollecita che prendiamo posizione" (dalla prefazione di Daniella Iannotta)
Proiezioni di senso. Sentieri tra cinema e filosofia
G. SCARAFILE
2003-01-01
Abstract
Il cinema, attraverso le sue specifiche risorse, è titolare di una particolare modalità di espressione dell'esistente che permette ad esso di sottrarsi alla erosione di senso delle consuete strutture segniche, restituendogli una eloquenza rispetto all'essere in grado di dischiudere nuove prospettive, nuove aperture di senso. Il volume, muovendo dall'analisi di tre film dei registi Chèreau, Almodòvar, Zanussi propone un percorso che se, da un lato, indica nel contenuto filmico il risultato della tradizione filosofica, dall'altro "apre all'innovazione di un domandare qui ed ora, poiché la questione del senso urge e sollecita che prendiamo posizione" (dalla prefazione di Daniella Iannotta)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.