Lo studio si occupa della riqualificazione di tre caserme abbandonate situate all’interno del centro storico di Pisa: una Caserma post-unitaria, un ex Monastero, già sede della Guardia di Finanza e un ex Distretto di Leva. Con l’obiettivo di definire nuove destinazioni d’uso compatibili con le nuove esigenze di sviluppo sostenibile e i ben definiti vincoli dei centri storici, è stata utilizzata l’Analisi Multicriteria Spaziale, che ha permesso di rendere espliciti i contributi delle diverse opzioni di scelta nei confronti dei criteri che definiscono il problema. L’utilizzo del GIS ha consentito di definire criteri e indicatori spaziali, e di creare mappe tematiche del centro storico. Un aspetto fondamentale è stata la determinazione e la quantificazione degli impatti che varie destinazioni d’uso analizzate possono avere sul tessuto urbano: a tale scopo è stato utilizzato il metodo ELECTRE 3, integrato e sviluppato in ambiente GIS ed implementato mediante linguaggio di programmazione proprietario. Questo modello ha consentito di ottenere una classifica delle tre aree per ognuna delle ipotetiche destinazioni d’uso definite attraverso il coinvolgimento diretto degli stakeholders. L’incrocio di queste due componenti, ha consentito infine di individuare, tra le sei funzioni prese in considerazione, le nuove destinazioni d’uso ritenute più idonee.

Un GIS per le rigenerazioni urbane. Il metodo ELECTRE per la riqualificazione delle caserme a Pisa

anna maria miracco;luisa santini
;
alessandro santucci
2018-01-01

Abstract

Lo studio si occupa della riqualificazione di tre caserme abbandonate situate all’interno del centro storico di Pisa: una Caserma post-unitaria, un ex Monastero, già sede della Guardia di Finanza e un ex Distretto di Leva. Con l’obiettivo di definire nuove destinazioni d’uso compatibili con le nuove esigenze di sviluppo sostenibile e i ben definiti vincoli dei centri storici, è stata utilizzata l’Analisi Multicriteria Spaziale, che ha permesso di rendere espliciti i contributi delle diverse opzioni di scelta nei confronti dei criteri che definiscono il problema. L’utilizzo del GIS ha consentito di definire criteri e indicatori spaziali, e di creare mappe tematiche del centro storico. Un aspetto fondamentale è stata la determinazione e la quantificazione degli impatti che varie destinazioni d’uso analizzate possono avere sul tessuto urbano: a tale scopo è stato utilizzato il metodo ELECTRE 3, integrato e sviluppato in ambiente GIS ed implementato mediante linguaggio di programmazione proprietario. Questo modello ha consentito di ottenere una classifica delle tre aree per ognuna delle ipotetiche destinazioni d’uso definite attraverso il coinvolgimento diretto degli stakeholders. L’incrocio di queste due componenti, ha consentito infine di individuare, tra le sei funzioni prese in considerazione, le nuove destinazioni d’uso ritenute più idonee.
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