Il volume curato da E. David in collaborazione con Loredana Voicilă (editore da parte della Editura Muzeul Literaturii Române) è un volume con 'peer-review', in cui è incluso anche il saggio di E. David, La poetica del ‘teatro europeo’ nella scrittura drammaturgica di Matei Vişniec. La pubblicazione esce a seguito del convegno internazionale "Proiecţii ale culturii române în cultura europeană" / "Proiezioni della cultura romena nella cultura europea", svoltosi a Bucarest nel periodo 23-24 novembre 2017 e organizzato dal Museo Nazionale della Letteratura Romena, in collaborazione con l’Accademia Romena – la Sezione di Filologia e Letteratura e la Sezione di Arte, Architettura e Linguaggio Audiovisivo –, con l’Università di Bucarest e con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, che ha offerto il proprio patrocinio all’evento. La sottoscritta, in qualità di membro nel comitato organizzativo e scientifico dell’evento, ha invitato e accompagnato a Bucarest una delegazione di colleghi dell’Università di Pisa, composta dai Professori: Fabrizio Cigni, Enrico Di Pastena, Marianne Hepp, Antonietta Sanna, Valeria Tocco (docenti del Dipartimento FiLeLi) e Antonella Galanti, Prof. Ordinario del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere della medesima Università. [Si allega il programma del convegno]. Il convegno è stato dedicato ai rapporti intercorsi tra la cultura romena e le culture europee con cui la prima ha stabilito contatti (in)diretti e si è sincronizzata durante il suo percorso storico. Gli interventi hanno offerto una prospettiva trasversale e interdisciplinare che ha voluto esplorare le proiezioni della lingua, della letteratura e della cultura romena in Europa. Dunque, è stata un'occasione di incontro e scambio scientifico internazionale (con invitati dalla Romania, Italia, Francia, Grecia) che ha avuto al centro la riflessione sull’ampio tema annunciato nel titolo del convegno, cui si sono aggiunti alcuni sottotemi che gli studiosi hanno illustrato nei loro interventi: - Contributi che riguardano le origini e le trasformazioni linguistiche del romeno nell’ambito romanzo – affinità e differenze sia rispetto al latino, sia alle lingue neolatine, includendo il confronto linguistico tra aspetti moderni e contemporanei delle lingue romanze a tutti i livelli di significato: fonetico, morfo-sintattico, lessicale, semantico, stilistico. - L’eredità di alcune grandi personalità – scrittori, artisti, linguisti ecc. – di origini romene, che si sono manifestate in altre culture, tra cui riveste una particolare rilevanza il profilo di scrittori bilingui, e che hanno lasciato un segno durevole nella cultura europea (Mircea Eliade, Eugen Ionescu, Emil Cioran, Panait Istrati, Tristan Tzara, Ilarie Voronca, Paul Celan), come anche scrittori attuali, ampiamente riconosciuti nel mondo: Herta Müller, Norman Manea, Matei Vișniec, Mircea Cărtărescu ed altri. - I rapporti e gli scambi culturali che hanno avuto luogo tra scrittori/artisti/movimenti appartenenti a diverse culture (italiana, francese, spagnola, portoghese ecc.), nonché tra modelli e paradigmi estetici stranieri e, rispettivamente, tra personalità, rappresentanti e correnti romene coeve (avanguardie storiche, postmodernismo, teatro contemporaneo). - La ricezione della cultura romena in altri orizzonti culturali (promozione, traduzione, pubblicazione). - Temi trasversali: i traumi storici del Novecento (dittature, la Shoah, conflitti e guerre) riflessi attraverso il dialogo letterario/artistico tra personalità di origini romene e altri profili esemplari della cultura europea.

Proiecţii ale culturii române în cultura europeană [Proiezioni della cultura romena nella cultura europea]

Emilia David
2018-01-01

Abstract

Il volume curato da E. David in collaborazione con Loredana Voicilă (editore da parte della Editura Muzeul Literaturii Române) è un volume con 'peer-review', in cui è incluso anche il saggio di E. David, La poetica del ‘teatro europeo’ nella scrittura drammaturgica di Matei Vişniec. La pubblicazione esce a seguito del convegno internazionale "Proiecţii ale culturii române în cultura europeană" / "Proiezioni della cultura romena nella cultura europea", svoltosi a Bucarest nel periodo 23-24 novembre 2017 e organizzato dal Museo Nazionale della Letteratura Romena, in collaborazione con l’Accademia Romena – la Sezione di Filologia e Letteratura e la Sezione di Arte, Architettura e Linguaggio Audiovisivo –, con l’Università di Bucarest e con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, che ha offerto il proprio patrocinio all’evento. La sottoscritta, in qualità di membro nel comitato organizzativo e scientifico dell’evento, ha invitato e accompagnato a Bucarest una delegazione di colleghi dell’Università di Pisa, composta dai Professori: Fabrizio Cigni, Enrico Di Pastena, Marianne Hepp, Antonietta Sanna, Valeria Tocco (docenti del Dipartimento FiLeLi) e Antonella Galanti, Prof. Ordinario del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere della medesima Università. [Si allega il programma del convegno]. Il convegno è stato dedicato ai rapporti intercorsi tra la cultura romena e le culture europee con cui la prima ha stabilito contatti (in)diretti e si è sincronizzata durante il suo percorso storico. Gli interventi hanno offerto una prospettiva trasversale e interdisciplinare che ha voluto esplorare le proiezioni della lingua, della letteratura e della cultura romena in Europa. Dunque, è stata un'occasione di incontro e scambio scientifico internazionale (con invitati dalla Romania, Italia, Francia, Grecia) che ha avuto al centro la riflessione sull’ampio tema annunciato nel titolo del convegno, cui si sono aggiunti alcuni sottotemi che gli studiosi hanno illustrato nei loro interventi: - Contributi che riguardano le origini e le trasformazioni linguistiche del romeno nell’ambito romanzo – affinità e differenze sia rispetto al latino, sia alle lingue neolatine, includendo il confronto linguistico tra aspetti moderni e contemporanei delle lingue romanze a tutti i livelli di significato: fonetico, morfo-sintattico, lessicale, semantico, stilistico. - L’eredità di alcune grandi personalità – scrittori, artisti, linguisti ecc. – di origini romene, che si sono manifestate in altre culture, tra cui riveste una particolare rilevanza il profilo di scrittori bilingui, e che hanno lasciato un segno durevole nella cultura europea (Mircea Eliade, Eugen Ionescu, Emil Cioran, Panait Istrati, Tristan Tzara, Ilarie Voronca, Paul Celan), come anche scrittori attuali, ampiamente riconosciuti nel mondo: Herta Müller, Norman Manea, Matei Vișniec, Mircea Cărtărescu ed altri. - I rapporti e gli scambi culturali che hanno avuto luogo tra scrittori/artisti/movimenti appartenenti a diverse culture (italiana, francese, spagnola, portoghese ecc.), nonché tra modelli e paradigmi estetici stranieri e, rispettivamente, tra personalità, rappresentanti e correnti romene coeve (avanguardie storiche, postmodernismo, teatro contemporaneo). - La ricezione della cultura romena in altri orizzonti culturali (promozione, traduzione, pubblicazione). - Temi trasversali: i traumi storici del Novecento (dittature, la Shoah, conflitti e guerre) riflessi attraverso il dialogo letterario/artistico tra personalità di origini romene e altri profili esemplari della cultura europea.
2018
978-973-167-475-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/950282
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