A cento anni di distanza dalla sua pubblicazione "L’architettura futurista" di Antonio Sant’Elia è un manifesto che è necessario rileggere nei suoi contenuti, negli aspetti rimasti nel corso del tempo oscuri, evasivi o contraddittori, nella ricezione da parte della cultura architettonica italiana e internazionale, negli effetti che ha avuto sulla cultura progettuale e negli esiti ai quali può dare ancora luogo. L’intenzione di questa rilettura non è in prima istanza celebrativa, ma contiene comunque come obbiettivo implicito una rivisitazione di questo celebre testo in quanto omaggio partecipe e progressivo al suo autore e alle sue intuizioni.
Antonio Sant’Elia. Manifesto dell’Architettura Futurista. Considerazioni sul centenario, Roma: Gangemi 2015
Lina Malfona;
2015-01-01
Abstract
A cento anni di distanza dalla sua pubblicazione "L’architettura futurista" di Antonio Sant’Elia è un manifesto che è necessario rileggere nei suoi contenuti, negli aspetti rimasti nel corso del tempo oscuri, evasivi o contraddittori, nella ricezione da parte della cultura architettonica italiana e internazionale, negli effetti che ha avuto sulla cultura progettuale e negli esiti ai quali può dare ancora luogo. L’intenzione di questa rilettura non è in prima istanza celebrativa, ma contiene comunque come obbiettivo implicito una rivisitazione di questo celebre testo in quanto omaggio partecipe e progressivo al suo autore e alle sue intuizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.