Se la modernità era contraddistinta dalla serialità, la cui scoperta aveva segnato una svolta epocale rispetto all’esaltazione pre-moderna della singolarità, dell’eccezionalità, dell’“unicum”, la contemporaneità appare caratterizzata dalla paratassi e dal salto di scala. Questi concetti percorrono tanto La città analoga quanto L’architettura della città, manifesto programmatico il primo e corpus teorico il secondo della “città per parti” teorizzata da Aldo Rossi. Nella città analoga, in particolare, il progetto è anteposto alla realtà, le scale della rappresentazione si moltiplicano vorticosamente e l’immaginazione diventa materia concreta, secondo quella divaricazione tra pensiero logico-analitico e analogico-sintetico che solca, secondo Vittorio Savi, l’intera teoria rossiana. L’esito di questa ricerca è la prefigurazione di una città costruita sempre insieme all’architettura come una “topografia critica” che separa anziché riunire in una sola forma i fatti urbani che la costituiscono.

Attualità della città per parti, in Alberto Ferlenga, Fernanda De Maio, Patrizia Montini Zimolo (eds.) Aldo Rossi, La storia di un libro. L’architettura della città, dal 1966 ad oggi. Padova: Il Poligrafo 2015

Lina Malfona
2015-01-01

Abstract

Se la modernità era contraddistinta dalla serialità, la cui scoperta aveva segnato una svolta epocale rispetto all’esaltazione pre-moderna della singolarità, dell’eccezionalità, dell’“unicum”, la contemporaneità appare caratterizzata dalla paratassi e dal salto di scala. Questi concetti percorrono tanto La città analoga quanto L’architettura della città, manifesto programmatico il primo e corpus teorico il secondo della “città per parti” teorizzata da Aldo Rossi. Nella città analoga, in particolare, il progetto è anteposto alla realtà, le scale della rappresentazione si moltiplicano vorticosamente e l’immaginazione diventa materia concreta, secondo quella divaricazione tra pensiero logico-analitico e analogico-sintetico che solca, secondo Vittorio Savi, l’intera teoria rossiana. L’esito di questa ricerca è la prefigurazione di una città costruita sempre insieme all’architettura come una “topografia critica” che separa anziché riunire in una sola forma i fatti urbani che la costituiscono.
2015
978-88-7115-851-8
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