L’Unione europea, l’euro e l’idea stessa di Europa sono oggi sotto attacco: dalla Brexit alla Italexit, la retorica dei nuovi sovranisti e populisti la addita infatti come istituzione “matrigna” e origine di tutti i mali nazionali. Numerose considerazioni storiche, geografiche, economiche dimostrano invece, con chiarezza, che l’Europa e la sua moneta sono indispensabili, smontando le visioni nostalgiche delle monete nazionali, le tesi autarchiche, le derive protezionistiche e la logica dei muri eretti contro i migranti. Il saggio affronta le grandi questioni legate all’Europa: le dure ripercussioni di un’eventuale uscita del nostro Paese dall’euro; le condizioni a cui si possono tenere sotto controllo il debito pubblico e i suoi interessi; Il ruolo fondamentale della Banca Centrale Europea; il rapporto tra le politiche industriali e gli investimenti pubblici, necessari per far partire la ripresa; il delicato nodo della spesa sociale e della lotta alla povertà, che va ben oltre i proclami dei politici; le conseguenze negative del protezionismo in termini sociali e ambientali; il “punto caldo” delle migrazioni e l’inutilità dei “muri”; le oscillazioni tra rappresentanza e “democrazia diretta”.
Perché non possiamo fare a meno dell'Europa. contro la retorica anti-euro di sovranisti e populisti
Alessandro Volpi
2019-01-01
Abstract
L’Unione europea, l’euro e l’idea stessa di Europa sono oggi sotto attacco: dalla Brexit alla Italexit, la retorica dei nuovi sovranisti e populisti la addita infatti come istituzione “matrigna” e origine di tutti i mali nazionali. Numerose considerazioni storiche, geografiche, economiche dimostrano invece, con chiarezza, che l’Europa e la sua moneta sono indispensabili, smontando le visioni nostalgiche delle monete nazionali, le tesi autarchiche, le derive protezionistiche e la logica dei muri eretti contro i migranti. Il saggio affronta le grandi questioni legate all’Europa: le dure ripercussioni di un’eventuale uscita del nostro Paese dall’euro; le condizioni a cui si possono tenere sotto controllo il debito pubblico e i suoi interessi; Il ruolo fondamentale della Banca Centrale Europea; il rapporto tra le politiche industriali e gli investimenti pubblici, necessari per far partire la ripresa; il delicato nodo della spesa sociale e della lotta alla povertà, che va ben oltre i proclami dei politici; le conseguenze negative del protezionismo in termini sociali e ambientali; il “punto caldo” delle migrazioni e l’inutilità dei “muri”; le oscillazioni tra rappresentanza e “democrazia diretta”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


