Present in Europe since the VI-VII centuries, the practice of devotional pilgrimage and penitential became more consistent starting from the XI. There were several destinations of pilgrims, including secondary or local holy places, so to speak minor stations. In the year 990, the English archbishop Sigeric wrote a diary in which he listed the 80 stages of his itinerary from Rome, where he had received the pallium from the Pope John XV, up to Canterbury: the result is the route considered 'original' of the Francigena, one of the most important European roads, sometimes in the furrows of those of Roman times. The volume collects a large part of the contributions presented at the Study Day The World of Francigena: i Medieval itineraries of historical Versilia (Pietrasanta, Saturday 11 June 2016, Salone dell'Annunziata - Cloister of Sant'Agostino). First of all, they have been re-examined the main routes from England, through the Netherlands and France, to Rome, practiced by men of the most various walks of life, also the passages of the Alps by Emperor Frederick I of Swabia, and pilgrims to Lucca, a resting place for the relic / reliquary of the image of Christ, the Holy Face. Then the attention it has moved to Versilia, a region heavily involved in the tract of the Francigena, as the archaeological traces reveal since the Roman period and the paths that from Lunigiana, via Pietrasanta and Camaiore, arrived to Lucca. and enhancement of the paths of the millenarian Via Francigena.

Presente in Europa fin dai secoli VI-VII, la pratica del pellegrinaggio devozionale e penitenziale divenne più consistente a partire dall’XI. Diverse erano le mete dei pellegrini, ivi compresi luoghi santi secondari o locali, per così dire stazioni minori. Nell’anno 990, l’arcivescovo inglese Sigerico redasse un diario in cui elencava le 80 tappe del suo itinerario da Roma, dove aveva ricevuto il pallio dal pontefice Giovanni XV, fino a Canterbury: ne risulta il tracciato ritenuto ‘originario’ della Francigena, uno tra gli assi viari europei più importanti, talora nei solchi di quelli di epoca romana. Il volume raccoglie gran parte dei contributi presentati alla Giornata di studio Il mondo della Francigena: gli itinerari medievali della Versilia storica (Pietrasanta, sabato 11 giugno 2016, Salone dell’Annunziata – Chiostro di Sant’Agostino). Vi sono stati ripercorsi anzitutto i principali cammini dall’Inghilterra, attraverso i Paesi Bassi e la Francia, verso Roma, praticati da uomini dei più vari ceti sociali, inoltre i passaggi delle Alpi da parte dell’imperatore Federico I di Svevia, e i pellegrini a Lucca, luogo di sosta per la reliquia/reliquiario dell’immagine di Cristo, il Volto Santo. Poi l’attenzione si è spostata sulla Versilia, una regione fortemente coinvolta dal tratto della Francigena, come rivelano le tracce archeologiche fin dal periodo romano e i cammini che dalla Lunigiana, via Pietrasanta e Camaiore, arrivavano a Lucca. Studi e ricerche dunque, con lo sguardo rivolto anche all’attualità, per una conoscenza e valorizzazione dei percorsi della millenaria via Francigena.

Il mondo della Francigena. Gli itinerari della Versilia medievale

Galoppini
2019-01-01

Abstract

Present in Europe since the VI-VII centuries, the practice of devotional pilgrimage and penitential became more consistent starting from the XI. There were several destinations of pilgrims, including secondary or local holy places, so to speak minor stations. In the year 990, the English archbishop Sigeric wrote a diary in which he listed the 80 stages of his itinerary from Rome, where he had received the pallium from the Pope John XV, up to Canterbury: the result is the route considered 'original' of the Francigena, one of the most important European roads, sometimes in the furrows of those of Roman times. The volume collects a large part of the contributions presented at the Study Day The World of Francigena: i Medieval itineraries of historical Versilia (Pietrasanta, Saturday 11 June 2016, Salone dell'Annunziata - Cloister of Sant'Agostino). First of all, they have been re-examined the main routes from England, through the Netherlands and France, to Rome, practiced by men of the most various walks of life, also the passages of the Alps by Emperor Frederick I of Swabia, and pilgrims to Lucca, a resting place for the relic / reliquary of the image of Christ, the Holy Face. Then the attention it has moved to Versilia, a region heavily involved in the tract of the Francigena, as the archaeological traces reveal since the Roman period and the paths that from Lunigiana, via Pietrasanta and Camaiore, arrived to Lucca. and enhancement of the paths of the millenarian Via Francigena.
2019
978-883339-1229
Presente in Europa fin dai secoli VI-VII, la pratica del pellegrinaggio devozionale e penitenziale divenne più consistente a partire dall’XI. Diverse erano le mete dei pellegrini, ivi compresi luoghi santi secondari o locali, per così dire stazioni minori. Nell’anno 990, l’arcivescovo inglese Sigerico redasse un diario in cui elencava le 80 tappe del suo itinerario da Roma, dove aveva ricevuto il pallio dal pontefice Giovanni XV, fino a Canterbury: ne risulta il tracciato ritenuto ‘originario’ della Francigena, uno tra gli assi viari europei più importanti, talora nei solchi di quelli di epoca romana. Il volume raccoglie gran parte dei contributi presentati alla Giornata di studio Il mondo della Francigena: gli itinerari medievali della Versilia storica (Pietrasanta, sabato 11 giugno 2016, Salone dell’Annunziata – Chiostro di Sant’Agostino). Vi sono stati ripercorsi anzitutto i principali cammini dall’Inghilterra, attraverso i Paesi Bassi e la Francia, verso Roma, praticati da uomini dei più vari ceti sociali, inoltre i passaggi delle Alpi da parte dell’imperatore Federico I di Svevia, e i pellegrini a Lucca, luogo di sosta per la reliquia/reliquiario dell’immagine di Cristo, il Volto Santo. Poi l’attenzione si è spostata sulla Versilia, una regione fortemente coinvolta dal tratto della Francigena, come rivelano le tracce archeologiche fin dal periodo romano e i cammini che dalla Lunigiana, via Pietrasanta e Camaiore, arrivavano a Lucca. Studi e ricerche dunque, con lo sguardo rivolto anche all’attualità, per una conoscenza e valorizzazione dei percorsi della millenaria via Francigena.
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