Endymion è molto più che un mero apprentice-piece, frutto dell'inesperienza e dell'improvvisazione di un John Keats poco più che ventenne. Il poema è piuttosto un'opera matura e coerente che problematizza la struttura del narrative long poem tradizionale, fondata sulla linearità cronologica e sulla continuità sintagmatica, e introduce una differente struttura narrativa, invece basata sulle fratture e sulle discontinuità logico-temporali. Partendo dal confronto con il neoplatonismo e le teorizzazioni matteblanchiane sulla bi-logica, il volume si concentra proprio su quegli elementi che interferiscono con la continuità sintagmatica del testo (digressioni, immagini ed episodi che interrompono costantemente linearità narrativa) e l'asse che è da questi problematizzato, il tempo. In questo modo, il saggio non soltanto propone un approccio analitico differente rispetto a quello tradizionale (prevalentemente di tipo allegorico), ma mostra anche come la sperimentazione keatsiana, in atto in Endymion, si fondi sull’esplorazione di modelli temporali multipli ("tempo-durata", "tempo-eternità" e "tempo-psiche") che interagiscono reciprocamente al livello paradigmatico e concorrono alla costruzione di una struttura narrativa coerente, innovativa e straordinariamente moderna. Lo studio è articolato in tre parti: due capitoli (il primo dedicato al raffronto fra le categorie descrittive fondamentali di “tempo-durata” e “tempo-psiche”; il secondo incentrato sulla nozione di “tempo-eternità” e sui rapporti con il “tempo-psiche”) e una sezione conclusiva (“Endymion o il poema dello ‘space of life between’ ”) che costituisce un commento alla seconda prefazione del poema nella quale la questione del tempo è considerata in rapporto con il tema, centrale nella poetica keatsiana, del processo di maturazione dell’immaginazione individuale.

La fenomenologia del tempo in Endymion di John Keats: tempo-durata, tempo-eternità e tempo-psiche

BECCONE, SIMONA
2005-01-01

Abstract

Endymion è molto più che un mero apprentice-piece, frutto dell'inesperienza e dell'improvvisazione di un John Keats poco più che ventenne. Il poema è piuttosto un'opera matura e coerente che problematizza la struttura del narrative long poem tradizionale, fondata sulla linearità cronologica e sulla continuità sintagmatica, e introduce una differente struttura narrativa, invece basata sulle fratture e sulle discontinuità logico-temporali. Partendo dal confronto con il neoplatonismo e le teorizzazioni matteblanchiane sulla bi-logica, il volume si concentra proprio su quegli elementi che interferiscono con la continuità sintagmatica del testo (digressioni, immagini ed episodi che interrompono costantemente linearità narrativa) e l'asse che è da questi problematizzato, il tempo. In questo modo, il saggio non soltanto propone un approccio analitico differente rispetto a quello tradizionale (prevalentemente di tipo allegorico), ma mostra anche come la sperimentazione keatsiana, in atto in Endymion, si fondi sull’esplorazione di modelli temporali multipli ("tempo-durata", "tempo-eternità" e "tempo-psiche") che interagiscono reciprocamente al livello paradigmatico e concorrono alla costruzione di una struttura narrativa coerente, innovativa e straordinariamente moderna. Lo studio è articolato in tre parti: due capitoli (il primo dedicato al raffronto fra le categorie descrittive fondamentali di “tempo-durata” e “tempo-psiche”; il secondo incentrato sulla nozione di “tempo-eternità” e sui rapporti con il “tempo-psiche”) e una sezione conclusiva (“Endymion o il poema dello ‘space of life between’ ”) che costituisce un commento alla seconda prefazione del poema nella quale la questione del tempo è considerata in rapporto con il tema, centrale nella poetica keatsiana, del processo di maturazione dell’immaginazione individuale.
2005
Beccone, Simona
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