Secondo la lettura di Maureen Miller in "The Bishop’s Palace. Architecture and Authority in Medieval Italy", la residenza dei vecovi italiani, concepita, nell’alto medioevo, come una fortezza, subì una radicale mutazione nel XII secolo, trasformandosi in palatium in un momento in cui i Comuni urbani erodevano le prerogative vescovili dentro e fuori le mura cittadine (si parla quindio di "architectural compensation"). Il contributo cerca di saggiare in che modo la griglia elaborata dalla storica americana può applicarsi al caso volterrano.
«Ubi ius tenetur et redditur». Il potere vescovile a Volterra fra spazio e rappresentazione (secoli XIII-XIV)
Jacopo Paganelli
2019-01-01
Abstract
Secondo la lettura di Maureen Miller in "The Bishop’s Palace. Architecture and Authority in Medieval Italy", la residenza dei vecovi italiani, concepita, nell’alto medioevo, come una fortezza, subì una radicale mutazione nel XII secolo, trasformandosi in palatium in un momento in cui i Comuni urbani erodevano le prerogative vescovili dentro e fuori le mura cittadine (si parla quindio di "architectural compensation"). Il contributo cerca di saggiare in che modo la griglia elaborata dalla storica americana può applicarsi al caso volterrano.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ubi ius tenetur et redditur.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione finale editoriale
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
584.21 kB
Formato
Adobe PDF
|
584.21 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.