Con la conclusione amara del saggio Lavoro intellettuale e sviluppo capitalistico1, Manfredo Tafuri aveva manifestato una profonda sfiducia nella possibilità che l’architettura potesse continuare a orientare i processi sociali. Sfiducia che interessava la classe degli architetti e degli intellettuali, il cui ruolo, secondo Tafuri, era minacciato e sarebbe stato irrimediabilmente corroso, a partire dagli anni ’70, dall’organizzazione capitalistica della società e del lavoro. Una denuncia dal peso fortissimo, dunque, e con conseguenze determinanti per l’architettura italiana.
Lina Malfona, Il disinganno. Manfredo Tafuri e il lavoro immateriale
Lina Malfona
2019-01-01
Abstract
Con la conclusione amara del saggio Lavoro intellettuale e sviluppo capitalistico1, Manfredo Tafuri aveva manifestato una profonda sfiducia nella possibilità che l’architettura potesse continuare a orientare i processi sociali. Sfiducia che interessava la classe degli architetti e degli intellettuali, il cui ruolo, secondo Tafuri, era minacciato e sarebbe stato irrimediabilmente corroso, a partire dagli anni ’70, dall’organizzazione capitalistica della società e del lavoro. Una denuncia dal peso fortissimo, dunque, e con conseguenze determinanti per l’architettura italiana.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.