Seguendo l’idea generale del progetto di ricerca dell’Università di Pisa, questo capitolo si propone come un tentativo di descrivere una realtà diversa da quella italiana: la realtà colombiana, sia per conoscerla che per poter evidenziare degli elementi che possano risultare utili ai fini di studiare gli stessi fenomeni in Italia. Certamente si tratta di due ordinamenti e, soprattutto, di due società ed economie molto diverse. Tuttavia, le comuni radici romaniste facilitano il compito di analisi. Detto ciò, il proposito principale del presente contributo è studiare un problema legato all’abbandono di siti minerari, le Passività Ambientali Minerarie Orfane, vedendo come agisce l’ordinamento colombiano nei loro confronti, e gli aspetti critici della presa di posizione dello Stato. A questo scopo, inizieremo con una descrizione di quelle che, a nostro avviso, sono le questioni centrali per la comprensione del problema: gli aspetti socioeconomici dell’attività mineraria in Colombia e l’approccio politico giuridico al processo di chiusura delle miniere. L’obiettivo è dimostrare che una premessa di esistenza delle passività ambientali è la violazione della legge, motivo per il quale, un primo passo per evitarle è costruire un contesto normativo solido ed efficace anche, e soprattutto, nel rinforzo delle istituzioni. Di fronte alla costatazione della mancanza di tale quadro normativo, il capitolo cerca di descrivere la realtà dell’attività mineraria e i problemi legati alle passività non gestite, facendo attenzione al bisogno di individuarle, misurarle e gestirle. Per ora, basti dire che le passività ambientali si riferiscono a negatività di bilancio che obbligano ad un pagamento per compensare, gestire o mitigare rischi ambientali derivati da un progetto od opera industriale. Così, dopo aver descritto il contesto, la riflessione si centrerà sugli aspetti problematici in materia di responsabilità civile e gestione dei rischi, a partire dalle esperienze di ripristino già esistenti e dalle disposizioni in atto, ma anche a partire dei tentativi falliti di regolamentazione. Queste operazioni hanno lo scopo di descrivere lo stato della materia in Colombia, fornendo al lettore italiano interessato al caso degli spunti di riflessione, che magari possono essere riadattati in altri contesti in cui il problema delle passività ambientali non è ancora stato analizzato in profondità.

Passività ambientali minerarie in Colombia: spunti di riflessione sugli aspetti critici della gestione e mitigazione dei rischi

Rueda, Natalia
In corso di stampa

Abstract

Seguendo l’idea generale del progetto di ricerca dell’Università di Pisa, questo capitolo si propone come un tentativo di descrivere una realtà diversa da quella italiana: la realtà colombiana, sia per conoscerla che per poter evidenziare degli elementi che possano risultare utili ai fini di studiare gli stessi fenomeni in Italia. Certamente si tratta di due ordinamenti e, soprattutto, di due società ed economie molto diverse. Tuttavia, le comuni radici romaniste facilitano il compito di analisi. Detto ciò, il proposito principale del presente contributo è studiare un problema legato all’abbandono di siti minerari, le Passività Ambientali Minerarie Orfane, vedendo come agisce l’ordinamento colombiano nei loro confronti, e gli aspetti critici della presa di posizione dello Stato. A questo scopo, inizieremo con una descrizione di quelle che, a nostro avviso, sono le questioni centrali per la comprensione del problema: gli aspetti socioeconomici dell’attività mineraria in Colombia e l’approccio politico giuridico al processo di chiusura delle miniere. L’obiettivo è dimostrare che una premessa di esistenza delle passività ambientali è la violazione della legge, motivo per il quale, un primo passo per evitarle è costruire un contesto normativo solido ed efficace anche, e soprattutto, nel rinforzo delle istituzioni. Di fronte alla costatazione della mancanza di tale quadro normativo, il capitolo cerca di descrivere la realtà dell’attività mineraria e i problemi legati alle passività non gestite, facendo attenzione al bisogno di individuarle, misurarle e gestirle. Per ora, basti dire che le passività ambientali si riferiscono a negatività di bilancio che obbligano ad un pagamento per compensare, gestire o mitigare rischi ambientali derivati da un progetto od opera industriale. Così, dopo aver descritto il contesto, la riflessione si centrerà sugli aspetti problematici in materia di responsabilità civile e gestione dei rischi, a partire dalle esperienze di ripristino già esistenti e dalle disposizioni in atto, ma anche a partire dei tentativi falliti di regolamentazione. Queste operazioni hanno lo scopo di descrivere lo stato della materia in Colombia, fornendo al lettore italiano interessato al caso degli spunti di riflessione, che magari possono essere riadattati in altri contesti in cui il problema delle passività ambientali non è ancora stato analizzato in profondità.
In corso di stampa
Rueda, Natalia
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