Una famiglia, una compagnia. Di quelle allargate di un tempo, un padre (Eduardo Scarpetta), due madri (oltretutto imparentate, la moglie e l’amante), sei figli, tre riconosciuti legalmente (Domenico, Vincenzo e Maria Scarpetta, detta Mascaria) e tre no (Titina, Eduardo e Peppino De Filippo). Eppure nel mondo del teatro le due famiglie parallele si intrecciano, nella compagnia del patriarca, che ha cresciuto i tre De Filippo fingendosi “zio”, e poi in quella di Vincenzo che porta il suo cognome anche in ditta; e a loro volta si diramano in altre compagnie: quella Umoristica del blocco i De Filippo e, poi, la Compagnia di Eduardo (che ci ha messo una vita a farsi chiamare solo con quel nome) con Titina De Filippo. Il mio contributo ricostruisce queste genealogie e percorsi, anomali soltanto in una prospettiva borghese, dal punto di vista del mondo del teatro, mostrandone conflitti e affinità, infingimenti e implosioni, dove però tutto torna alla fine, perché la tradizione - come diceva Eduardo - è la vita che continua, se saputa intendere e usare, anche tradire, mette le ali!
Una famiglia compagnia di-versa: Scarpetta e il blocco De Filippo
Anna Barsotti
2019-01-01
Abstract
Una famiglia, una compagnia. Di quelle allargate di un tempo, un padre (Eduardo Scarpetta), due madri (oltretutto imparentate, la moglie e l’amante), sei figli, tre riconosciuti legalmente (Domenico, Vincenzo e Maria Scarpetta, detta Mascaria) e tre no (Titina, Eduardo e Peppino De Filippo). Eppure nel mondo del teatro le due famiglie parallele si intrecciano, nella compagnia del patriarca, che ha cresciuto i tre De Filippo fingendosi “zio”, e poi in quella di Vincenzo che porta il suo cognome anche in ditta; e a loro volta si diramano in altre compagnie: quella Umoristica del blocco i De Filippo e, poi, la Compagnia di Eduardo (che ci ha messo una vita a farsi chiamare solo con quel nome) con Titina De Filippo. Il mio contributo ricostruisce queste genealogie e percorsi, anomali soltanto in una prospettiva borghese, dal punto di vista del mondo del teatro, mostrandone conflitti e affinità, infingimenti e implosioni, dove però tutto torna alla fine, perché la tradizione - come diceva Eduardo - è la vita che continua, se saputa intendere e usare, anche tradire, mette le ali!I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.