Spunti per una teologia del consumo

I rapporti tra produzione, lavoro, tempo libero, e consumo sono così intrecciati, e così dipendenti dall’assetto istituzionale di una particolare società, da restare spesso piuttosto oscuri. Già ora però, siamo in grado di capire perché ci si imbatta raramente in una filosofia, e tanto meno in una teologia del consumo: mentre vi sono, al contrario, rilevantissime riflessioni sul lavoro. Il fatto è che una riflessione di tipo generale (non strettamente economica) sul consumo verte in un certo senso sul nulla, in un altro sul tutto: più precisamente, su quella confusa totalità sociale che è costituita dalle vite che conduciamo, dalle cose che facciamo…quando non lavoriamo. Già, ma cosa facciamo? Non lo sappiamo molto bene, quello che facciamo è …privato, ed inoltre non fa parte né di un discorso pubblico, né di una qualche particolare disciplina accademica. Le più vicine a questa “totalità indistinta” parrebbero la storia e la sociologia. Le loro esplorazioni, a volte istruttive e...