L’articolo ha per oggetto il successo riscosso dalle guide di conversazione nel corso del XIX secolo, un successo che, grazie alla nascita – a Londra, ma soprattutto a Parigi – di vere e proprie case editrici di carattere industriale, con cataloghi variegati e plurilingui e con una rete commerciale molto estesa e capillare, assume caratteristiche globali. Queste guide – le cui antesignane risalgono alla metà del XVI secolo – hanno carattere bilingue e molto spesso multilingue e si presentano come strumenti pratici per l’autoapprendimento linguistico e per accompagnare il viaggiatore nei suoi spostamenti da un paese all’altro, prevedendo situazioni-tipo in cui questi si potrà trovare nella vita di tutti i giorni. Se all’inizio del secolo le guide si rivolgono prevalentemente a un pubblico colto e middle-class che viaggia per diporto, con il passare dei decenni esse individuano nelle famiglie migranti il loro pubblico di riferimento, costruendo corpora di sentenze e dialoghi che immaginano anche le difficoltà in cui queste si troveranno una volta sbarcate nel paese di accoglienza. Pur analizzando il fenomeno nella sua globalità, l’articolo si concentra, come studio di caso, su quelle guide bilingui e plurilingui che contengono la coppia italiano-portoghese (che sono, in realtà, le principali, dato che italiano e portoghese sono sempre presenti nella versione a sei, e talora anche in quelle a quattro lingue, o nelle versioni francese-italiano e francese-portoghese, dalle quali, poi, si genereranno con tecnica modulare, tutte le possibili combinazioni bilingui), analizzando il piano editoriale e le caratteristiche delle case editrici, studiandone gli autori, seguendone le diverse edizioni, descrivendone la macrostruttura al fine di evidenziare il metodo di apprendimento linguistico da esse adottato, evidenziando, infine, i destinatari e le funzioni pedagogiche e sociali per cui queste guide sono immaginate. In uno studio successivo verranno analizzati i corpora frasali e dialogali a livello microstrutturale, allo scopo di individuarne le filiazioni, l’evoluzione delle finalità, delle specialità e dei registri, sullo sfondo dei mutamenti socio-economici avvenuti nel corso del XIX secolo, nonché i parallelismi e la divisione del lavoro che viene a crearsi con altre forme di divulgazione, in particolare la divulgazione delle scienze e dei saperi economici.
Autoapprendimento linguistico e nascita dell’industria editoriale: un percorso attraverso le guide di conversazione italiano-portoghese del XIX secolo
Monica Lupetti;Marco Enrico Luigi Guidi
2019-01-01
Abstract
L’articolo ha per oggetto il successo riscosso dalle guide di conversazione nel corso del XIX secolo, un successo che, grazie alla nascita – a Londra, ma soprattutto a Parigi – di vere e proprie case editrici di carattere industriale, con cataloghi variegati e plurilingui e con una rete commerciale molto estesa e capillare, assume caratteristiche globali. Queste guide – le cui antesignane risalgono alla metà del XVI secolo – hanno carattere bilingue e molto spesso multilingue e si presentano come strumenti pratici per l’autoapprendimento linguistico e per accompagnare il viaggiatore nei suoi spostamenti da un paese all’altro, prevedendo situazioni-tipo in cui questi si potrà trovare nella vita di tutti i giorni. Se all’inizio del secolo le guide si rivolgono prevalentemente a un pubblico colto e middle-class che viaggia per diporto, con il passare dei decenni esse individuano nelle famiglie migranti il loro pubblico di riferimento, costruendo corpora di sentenze e dialoghi che immaginano anche le difficoltà in cui queste si troveranno una volta sbarcate nel paese di accoglienza. Pur analizzando il fenomeno nella sua globalità, l’articolo si concentra, come studio di caso, su quelle guide bilingui e plurilingui che contengono la coppia italiano-portoghese (che sono, in realtà, le principali, dato che italiano e portoghese sono sempre presenti nella versione a sei, e talora anche in quelle a quattro lingue, o nelle versioni francese-italiano e francese-portoghese, dalle quali, poi, si genereranno con tecnica modulare, tutte le possibili combinazioni bilingui), analizzando il piano editoriale e le caratteristiche delle case editrici, studiandone gli autori, seguendone le diverse edizioni, descrivendone la macrostruttura al fine di evidenziare il metodo di apprendimento linguistico da esse adottato, evidenziando, infine, i destinatari e le funzioni pedagogiche e sociali per cui queste guide sono immaginate. In uno studio successivo verranno analizzati i corpora frasali e dialogali a livello microstrutturale, allo scopo di individuarne le filiazioni, l’evoluzione delle finalità, delle specialità e dei registri, sullo sfondo dei mutamenti socio-economici avvenuti nel corso del XIX secolo, nonché i parallelismi e la divisione del lavoro che viene a crearsi con altre forme di divulgazione, in particolare la divulgazione delle scienze e dei saperi economici.File | Dimensione | Formato | |
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