Marcella Aglietti prende in esame i «cavalieri reprobati spagnoli» dell’Ordine di Santo Stefano, istituzione voluta dal granduca Cosimo I Medici di Toscana e già nota quale efficace porta d’accesso a benefici e promozione sociale. Un significativo gruppo di individui provenienti dai territori della monarchia iberica, tra la fine del XVI secolo e il primo ventennio del Seicento, vide infatti l’ambita promozione cavalleresca infrangersi a fronte di un rifiuto, più o meno esplicito, da parte dell’Ordine. Gli ostacoli della lingua, degli usi politici e di una diversa cultura nobiliare si tradussero nell’impossibilità di un mutuo riconoscimento, aprendo l’indagine allo studio dei fallimenti delle strategie d’avanzamento e a quali soluzioni alternative furono perseguite, a livello personale o familiare, per ovviarvi.
Cavalieri mancati, strategie interrotte. I «reprobati» iberici nella Toscana del primo Seicento
Marcella Aglietti
Primo
Investigation
2019-01-01
Abstract
Marcella Aglietti prende in esame i «cavalieri reprobati spagnoli» dell’Ordine di Santo Stefano, istituzione voluta dal granduca Cosimo I Medici di Toscana e già nota quale efficace porta d’accesso a benefici e promozione sociale. Un significativo gruppo di individui provenienti dai territori della monarchia iberica, tra la fine del XVI secolo e il primo ventennio del Seicento, vide infatti l’ambita promozione cavalleresca infrangersi a fronte di un rifiuto, più o meno esplicito, da parte dell’Ordine. Gli ostacoli della lingua, degli usi politici e di una diversa cultura nobiliare si tradussero nell’impossibilità di un mutuo riconoscimento, aprendo l’indagine allo studio dei fallimenti delle strategie d’avanzamento e a quali soluzioni alternative furono perseguite, a livello personale o familiare, per ovviarvi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.