Lo scritto analizza, in una prospettiva sistematica ad ampio raggio, l’evoluzione legislativa a cui si è assistito, a partire dai primi anni del nuovo millennio, in materia di giustizia civile, la quale ha condotto ad una restrizione dell’ambito applicativo della tutela dichiarativa, a favore di forme di tutela giurisdizionale dei diritti soggettivi che prescindono dalla cognizione piena ed esauriente e dell’accertamento con autorità di cosa giudicata. A tal fine, sono oggetto di specifica indagine i provvedimenti autonomi di condanna esecutivi, ma senza giudicato (con particolare riguardo alla figura di tutela sommaria atipica allora prevista per le controversie commerciali), i provvedimenti interinali esecutivi, ai quali può, ma non deve, seguire lo svolgimento di un giudizio a cognizione piena ed esauriente (con particolare riferimento alle ordinanze possessorie ed ai provvedimenti di sospensione del processo esecutivo) ed, infine, il nuovo procedimento previsto per la risoluzione delle controversie in sede distributiva nell’espropriazione forzata (art. 512 c.p.c.).
Nuove forme di tutela e nuovi modi di risoluzione delle controversie: verso il superamento della necessità dell'accertamento con autorità di giudicato
MENCHINI, SERGIO
2006-01-01
Abstract
Lo scritto analizza, in una prospettiva sistematica ad ampio raggio, l’evoluzione legislativa a cui si è assistito, a partire dai primi anni del nuovo millennio, in materia di giustizia civile, la quale ha condotto ad una restrizione dell’ambito applicativo della tutela dichiarativa, a favore di forme di tutela giurisdizionale dei diritti soggettivi che prescindono dalla cognizione piena ed esauriente e dell’accertamento con autorità di cosa giudicata. A tal fine, sono oggetto di specifica indagine i provvedimenti autonomi di condanna esecutivi, ma senza giudicato (con particolare riguardo alla figura di tutela sommaria atipica allora prevista per le controversie commerciali), i provvedimenti interinali esecutivi, ai quali può, ma non deve, seguire lo svolgimento di un giudizio a cognizione piena ed esauriente (con particolare riferimento alle ordinanze possessorie ed ai provvedimenti di sospensione del processo esecutivo) ed, infine, il nuovo procedimento previsto per la risoluzione delle controversie in sede distributiva nell’espropriazione forzata (art. 512 c.p.c.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.