Mentre la maggior parte della chirurgia aortica sta virando inesorabilmente verso l'endovascolare, il trattamento delle infezioni aortiche, sia primarie che secondarie, rimane terra di confronto quasi esclusivo per la chirurgia tradizionale. Sebbene in alcuni casi un approccio conservativo risulti preferibile, la bonifica e sostituzione del segmento aortico interessato rappresentano sicuramente la soluzione più duratura, anche se gravata da alti rischi operatori. Presso il nostro centro, in questi casi, vengonbo utilizzati segmenti aortici da donatore cadavere (allograft) criopreservati che hanno dimostrato di essere più resistenti alle reinfezioni, sebbene la loro durevolezza a lungo termine rimanga dubbia. L'obiettivo di questo studio è valutare l'evoluzione dei suddetti innsesti sul lungo periodo.
Risultati del follow-up a lungo termine di allograft aortici criopreservati
PA Erba
;M. Ferrari
;R Berchiolli
2019-01-01
Abstract
Mentre la maggior parte della chirurgia aortica sta virando inesorabilmente verso l'endovascolare, il trattamento delle infezioni aortiche, sia primarie che secondarie, rimane terra di confronto quasi esclusivo per la chirurgia tradizionale. Sebbene in alcuni casi un approccio conservativo risulti preferibile, la bonifica e sostituzione del segmento aortico interessato rappresentano sicuramente la soluzione più duratura, anche se gravata da alti rischi operatori. Presso il nostro centro, in questi casi, vengonbo utilizzati segmenti aortici da donatore cadavere (allograft) criopreservati che hanno dimostrato di essere più resistenti alle reinfezioni, sebbene la loro durevolezza a lungo termine rimanga dubbia. L'obiettivo di questo studio è valutare l'evoluzione dei suddetti innsesti sul lungo periodo.File | Dimensione | Formato | |
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