Il contributo affronta e analizza due fattispecie controverse di accettazione tacita dell'eredità da parte del chiamato: la voltura catastale di immobili facenti parte dell'asse ereditario e il prelievo di somme dal conto corrente cointestato con il de cuius. La questione rivesta particolare interesse perchè l'accettazione tacita rappresenta da sempre la modalità più diffusa, unitamente all’acquisto ex lege del chiamato possessore, di acquisto, ma il legislatore lascia all’interprete il compito di stabilire se e quando sia ravvisabile un contegno del chiamato univocamente orientato che non ammette altra illazione che l’intenzione di diventare erede.

Fattispecie controverse di accettazione tacita dell’eredità

chiara favilli
2019-01-01

Abstract

Il contributo affronta e analizza due fattispecie controverse di accettazione tacita dell'eredità da parte del chiamato: la voltura catastale di immobili facenti parte dell'asse ereditario e il prelievo di somme dal conto corrente cointestato con il de cuius. La questione rivesta particolare interesse perchè l'accettazione tacita rappresenta da sempre la modalità più diffusa, unitamente all’acquisto ex lege del chiamato possessore, di acquisto, ma il legislatore lascia all’interprete il compito di stabilire se e quando sia ravvisabile un contegno del chiamato univocamente orientato che non ammette altra illazione che l’intenzione di diventare erede.
2019
Favilli, Chiara
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1024696
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