Questo contributo è un tentativo di capire la progressiva emancipazione dalle Muse che per l’ispirazione del canto emerge nell’epica. Omero, con l’invocazione, crede indispensabile un sostegno delle Muse, ma indica la coscienza di sé per Femio, se non già per il canto che offre Demodoco. Certo Esiodo, che ha nella Teogonia un rapporto con le Muse per adesione personale, nelle Opere spinge la progressiva emancipazione al culmine con l’immagine del πανάριστος. Parmenide rende palese nel proemio la coscienza di sé, con la conquista del sapere in base al θυμός che ha, con la passione intellettuale per la ricerca.
La coscienza di sé nell’epica: Omero, Esiodo, Parmenide
Mauro Tulli
2019-01-01
Abstract
Questo contributo è un tentativo di capire la progressiva emancipazione dalle Muse che per l’ispirazione del canto emerge nell’epica. Omero, con l’invocazione, crede indispensabile un sostegno delle Muse, ma indica la coscienza di sé per Femio, se non già per il canto che offre Demodoco. Certo Esiodo, che ha nella Teogonia un rapporto con le Muse per adesione personale, nelle Opere spinge la progressiva emancipazione al culmine con l’immagine del πανάριστος. Parmenide rende palese nel proemio la coscienza di sé, con la conquista del sapere in base al θυμός che ha, con la passione intellettuale per la ricerca.File in questo prodotto:
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