La città di Pisa è una città in cui la presenza straniera è sempre più importante e radicata, anche in relazione al quadro regionale e nazionale, e il quartiere stazione appare come una zona della città in cui il fenomeno della residenza straniera, o per meglio dire extracomunitaria, è particolarmente evidente. Lo scenario del quartiere è così decisamente mutato, negli ultimi anni, anche sotto il profilo demografico contrapponendosi, per così dire, al sempre minor numero di famiglie residenti autoctone più piccole e più vecchie, famiglie più numerose e mediamente più giovani di stranieri in particolare di alcune comunità. Questa specificità sembra manifestarsi, infatti, in particolare per alcune comunità come quella cinese, che vi risiede e vi svolge attività economiche, o quella pakistana, che non vi risiede ma vi svolge attività economiche. Lo studio si propone di capire se questo dia luogo a fenomeni di ghettizzazione o se invece della "segregazione residenziale", non sia più opportuno spostare l'acento sulla "specificità residenziale" se questa multietnicità possa, debba, essere uno stimolo a governare i fenomeni di super-diversity ormai elemento costante nei nuovi paesaggi urbani e, più in generale, della nostra società passando dalla dimensione del conflitto a quella della gestione.
La nuova demografia urbana del quartiere stazione di Pisa: un quartiere multietnico (?)
silvia venturi
2019-01-01
Abstract
La città di Pisa è una città in cui la presenza straniera è sempre più importante e radicata, anche in relazione al quadro regionale e nazionale, e il quartiere stazione appare come una zona della città in cui il fenomeno della residenza straniera, o per meglio dire extracomunitaria, è particolarmente evidente. Lo scenario del quartiere è così decisamente mutato, negli ultimi anni, anche sotto il profilo demografico contrapponendosi, per così dire, al sempre minor numero di famiglie residenti autoctone più piccole e più vecchie, famiglie più numerose e mediamente più giovani di stranieri in particolare di alcune comunità. Questa specificità sembra manifestarsi, infatti, in particolare per alcune comunità come quella cinese, che vi risiede e vi svolge attività economiche, o quella pakistana, che non vi risiede ma vi svolge attività economiche. Lo studio si propone di capire se questo dia luogo a fenomeni di ghettizzazione o se invece della "segregazione residenziale", non sia più opportuno spostare l'acento sulla "specificità residenziale" se questa multietnicità possa, debba, essere uno stimolo a governare i fenomeni di super-diversity ormai elemento costante nei nuovi paesaggi urbani e, più in generale, della nostra società passando dalla dimensione del conflitto a quella della gestione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.