Facendo leva sui recenti lavori di ricognizione delle fonti storiche riguardanti il Sessantotto universitario pisano, in particolare quelle concernenti le istituzioni dello stato e le autorità coinvolte, a partire da quelle universitarie, si presentano nuove suggestioni atte a corroborare una storia politico-istituzionale del Sessantotto in Italia. Dalla documentazione a disposizione, considerata la portata nazionale dello specifico caso di studio rappresentato dalle vicende occorse all’università di Pisa, emerge in maniera evidente come alcuni fra i personaggi coinvolti rivestissero al contempo un ruolo cruciale anche sulla scena nazionale. A partire dal rettore dell’ateneo toscano, il matematico Alessandro Faedo, presidente della Conferenza dei rettori, poi presidente del CNR e infine senatore DC. In particolare, sono state prese in esame le interessanti indicazioni provenienti dall’esame di una tipologia di fonte inevitabilmente ricca di spunti: i verbali del Senato accademico. I resoconti delle sedute ospitarono infatti assai spesso interessanti valutazioni di carattere “politico” da parte del rettore-presidente. Negli anni esaminati, le «comunicazioni» di Faedo ai membri dell’organo non risultavano mai rituali o evasive, ma restituivano la chiara intenzione di fornire ai presidi un’analisi articolata e “schietta” delle più impellenti questioni di politica universitaria, viste dalla prospettiva del “centro” del sistema.

Per una storia istituzionale del Sessantotto italiano. Alcuni spunti tratti dal caso dell’Università di Pisa

BRECCIA Alessandro
2020-01-01

Abstract

Facendo leva sui recenti lavori di ricognizione delle fonti storiche riguardanti il Sessantotto universitario pisano, in particolare quelle concernenti le istituzioni dello stato e le autorità coinvolte, a partire da quelle universitarie, si presentano nuove suggestioni atte a corroborare una storia politico-istituzionale del Sessantotto in Italia. Dalla documentazione a disposizione, considerata la portata nazionale dello specifico caso di studio rappresentato dalle vicende occorse all’università di Pisa, emerge in maniera evidente come alcuni fra i personaggi coinvolti rivestissero al contempo un ruolo cruciale anche sulla scena nazionale. A partire dal rettore dell’ateneo toscano, il matematico Alessandro Faedo, presidente della Conferenza dei rettori, poi presidente del CNR e infine senatore DC. In particolare, sono state prese in esame le interessanti indicazioni provenienti dall’esame di una tipologia di fonte inevitabilmente ricca di spunti: i verbali del Senato accademico. I resoconti delle sedute ospitarono infatti assai spesso interessanti valutazioni di carattere “politico” da parte del rettore-presidente. Negli anni esaminati, le «comunicazioni» di Faedo ai membri dell’organo non risultavano mai rituali o evasive, ma restituivano la chiara intenzione di fornire ai presidi un’analisi articolata e “schietta” delle più impellenti questioni di politica universitaria, viste dalla prospettiva del “centro” del sistema.
2020
Breccia, Alessandro
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