Il contributo propone una riflessione sulla privazione del voto per effetto di sentenza penale irrevocabile, cercando di individuare innanzi tutto il fondamento della relativa previsione contenuta nella Costituzione italiana. Si pone attenzione anche al principio rieducativo, che rappresenta un limite del potere di privare del voto chi ha subito una condanna penale irrevocabile. Il rapporto con il principio rieducativo è considerato alla luce dell'istituto della riabilitazione. L'analisi prosegue con il vaglio delle criticità dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici ex art. 29 c.p. Infine, si delineano alcune prospettive di riforma della disciplina della perdita del voto per effetto di sentenza penale irrevocabile, alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Una riflessione sulla privazione del voto per effetto di sentenza penale irrevocabile
BRANCATI B
2013-01-01
Abstract
Il contributo propone una riflessione sulla privazione del voto per effetto di sentenza penale irrevocabile, cercando di individuare innanzi tutto il fondamento della relativa previsione contenuta nella Costituzione italiana. Si pone attenzione anche al principio rieducativo, che rappresenta un limite del potere di privare del voto chi ha subito una condanna penale irrevocabile. Il rapporto con il principio rieducativo è considerato alla luce dell'istituto della riabilitazione. L'analisi prosegue con il vaglio delle criticità dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici ex art. 29 c.p. Infine, si delineano alcune prospettive di riforma della disciplina della perdita del voto per effetto di sentenza penale irrevocabile, alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.